I debiti causa scommesse
Invece non era così, e con il passare del tempo cresceva l'indebitamento causa scommesse. «Nel periodo successivo a settembre 2022 giocavo in modo compulsivo davanti alla tv su qualsiasi evento sportivo che stessi vedendo, calcio compreso… anche Serie B e Lega Pro», fino a 'bruciarè ben 3 milioni di euro, lui che ne prende uno netto all'anno dalla Juve. Un anno dopo, quando Fagioli si presenta da Chiné, la sua situazione debitoria è drammatica. «Così anche durante la notte pensavo solo di giocare per recuperare il mio debito», per il quale era arrivato a ricevere frequenti minacce fisiche, tipo «ti spezzo le gambe». Così, per cercare di rimediare, chiede soldi ad altri giocatori della Juve. «Decisi di chiedere dei prestiti ad alcuni amici - il suo racconto - e a un compagno, Gatti, al quale chiesi 40 mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre». Oltre a Gatti, Fagioli ammette di aver chiesto soldi anche a Dragusin. «Lo sapevano solo mia mamma e qualche amico».
Non la Juventus società: «Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito». «Ho iniziato a Tirrenia nel ritiro dell'Under 21 - le sue parole -. Fu Tonali, mio amico stretto, che mi suggerì un sito illegale». Ma alla fine, lo scorso 16 aprile, Fagioli crolla in campo: «Ero talmente stressato e impaurito che durante Sassuolo-Juventus feci un errore e fui sostituito. Appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere pensando ai debiti delle scommesse».