«Non ho paura della Russia. Dopo due anni di guerra torno nella mia Ucraina e aiuto i soldati al fronte»: le lacrime di nonna Luda

Sabato 24 Febbraio 2024, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 08:24

Nonna Luda, divisa tra Italia, Ucraina e Russia

Ma la guerra, oltre a morte e distruzione, porta stanchezza, fatica, assuefazione. Anche per chi non la combatte. Tra le tantissime persone che sono fuggite ce ne sono migliaia che hanno deciso invece di tornare. Tra di loro c'è, appunto, Ludmilla, che vive ad Anzio, sul litorale romano, ma la sua famiglia è divisa fra l'Ucraina e la Russia. Da quel fatidico 24 febbraio 2022, i rapporti con la parte russa si sono incrinati. «Stiamo con Putin, dovete morire tutti», si è sentita rispondere da una nipote che vive a Mosca durante una discussione. Uno spartiacque per tante persone, quella data. «Ho provato a sentire mia sorella un paio di volte per farla ragionare, ma lei ha risposto che ci uccidiamo da soli», racconta Luda. «Possiamo parlare solo di com'è il tempo e basta».

Luda ad Anzio fa da assistente familiare a un’anziana signora che da sette anni vive in stato vegetativo. Lavora praticamente sempre, sei giorni su sette. Babuska, nonna, in Italia ci è venuta per raggiungere sua figlia, Yana, e le due nipoti: Kseniya, nata in Ucraina, e Sofia, nata in Italia. A Cherkassy ha lasciato un pezzo di famiglia: Gregory, suo marito, il figlio Taras, Yana, la nuora, e la nipotina Solomia. Luda ha anche una sorella che vive in Russia, a Volgograd, con la madre. In tutti questi anni, si è così divisa tra Italia, Ucraina e Russia.

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