«Non ho paura della Russia. Dopo due anni di guerra torno nella mia Ucraina e aiuto i soldati al fronte»: le lacrime di nonna Luda

Sabato 24 Febbraio 2024, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 08:24

La paura un po' rimane

A casa ritroverà parte della sua famiglia, gli amici, il marito. Ma la paura un po' rimane: «Taras, mio figlio, potrebbe essere chiamato al fronte ma non vuole nascondersi, se dovesse succedere ci andrebbe senza opporre resistenza». A Cherkassy, che non è stata presa di mira così frequentemente, i bombardamenti ci sono. Hanno buttato giù il ponte che passa per il fiume, uccidendo alcuni civili. Poi è stato colpito il mercato della città. E qualche tempo fa è toccato a un albergo proprio di fronte la scuola della piccola Solomia.

«Mi piacerebbe che finisse ora la guerra, ma che posso farci, non mi resta che piangere e preoccuparmi. I russi - conclude Ludmilla - si possono tenere il Donbass e quello che hanno adesso ma ho paura che se l'Ucraina smette di rispondere, Putin proverà di nuovo a prendersi tutto».

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