Il Discobolo che piaceva a Hitler, ora la Germania lo rivuole. Il ministro Sangiuliano: «Devono passare sul mio cadavere»

Sabato 2 Dicembre 2023, 15:40

La storia

L'imponenza della statua catturò l'attenzione di Adolf Hitler, che durante la sua visita in Italia nel maggio 1938, ispirandosi alla bellezza e alla perfezione fisica dell'atleta, la considerò un simbolo della razza ariana. Ottenne così l'opera "gentilmente concessa" dal governo italiano, nonostante l'opposizione del Consiglio superiore delle Scienze e delle Arti. Hitler acquisì il Discobolo attraverso una compravendita privata tra Hermann Göring e il principe Lancellotti, al prezzo di 5 milioni di lire.

Nonostante fosse un'opera notificata alle Belle Arti e l'esportazione fosse vietata, grazie alle pressioni del ministro degli esteri Galeazzo Ciano, la statua giunse in Germania nel giugno 1938 e rimase nella Gliptoteca di Monaco di Baviera fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra, lo storico dell'arte Rodolfo Siviero riuscì a dimostrare che l'opera, insieme ad altri capolavori, era stata acquisita illegalmente dai nazisti attraverso la collaborazione tra due regimi tirannici.

Nonostante le opposizioni, i ricorsi giuridici e i ritardi tedeschi, il 16 novembre 1948 il Discobolo fece ritorno in Italia, insieme ad altri 38 capolavori che erano stati illegalmente esportati tra il 1937 e il 1943.

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