Riapre il bunker di Mussolini a pochi passi dal museo della Shoah: «Un modo per comprendere gli orrori della guerra»

Tutti i visitatori potranno sperimentare le emozioni di un attacco aereo grazie alla nuova tecnologia

Riapre il bunker di Mussolini a pochi passi dal museo della Shoah: «Un modo per comprendere gli orrori della guerra»

di Serena De Santis

È un luogo per riflettere su una delle pagine più drammatiche della storia di Roma, quello che apre venerdì 5 aprile, a Villa Torlonia. Dopo tre anni di restauro, viene inaugurato il rifugio antiaereo e il bunker di Mussolini, proprio a pochi metri dal Museo della Shoah. Alla cerimonia sarà presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha dichiarato come questa nuova apertura sia «un contrappasso della storia, considerato quello che il regime fascista e nazista perpretarono contro l'Italia e i romani». 

Le due strutture sotterranee sono state costruite da Benito Mussolini nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile, ma per la guerra sono state utilizzate come riparo dai civili. Il sindaco ha spiegato: «Il bunker fu costruito per Mussolini sotto la sua residenza a Villa Torlonia. È un progetto realizzato molto bene e in cui si può comprendere la realtà del bunker ma anche dei bombardamenti, da prospettive diverse. Furono i cittadini romani però a usare questo bunker, e non Mussolini, che fortunatamente fu deposto il 25 luglio del 1943».

 

La ristrutturazione

La memoria storica del bunker è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audiovisivo privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini.

Il nuovo allestimento multimediale, basato su uno studio accurato della documentazione storica e fotografica, oltre a mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, è stato concepito per rispondere a una doppia esigenza. Da una parte, infatti, si potranno leggere le informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la Seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città. Dall'altra, invece, i visitatori potranno essere protagonisti di un percorso immersivo che li porterà all'interno dell'esperienza di un attacco aereo all'interno di un rifugio sotterraneo.

Gualtieri ha aggiunto: «Questa riapertura ci consente di conoscere un altro pezzo della storia di Roma e di vederlo dall'interno. Ci permette di vedere non soltanto la vita di Mussolini e della sua famiglia, ma anche di conoscere gli orrori dei bombardamenti e della guerra attraverso tecnologie multimediali molto avanzati e di forte impatto».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2024, 16:38
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