Ciro Grillo, la ragazza al contro esame: «Da vittima messa sul banco imputati, le hanno chiesto pure com'era vestita»

Mercoledì 8 Novembre 2023, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 15:42

La difesa: troppe contraddizioni

«Come spesso capita in questi processi - ha sottolineato la sua avvocata Giulia Bongiorno - è come se la persona offesa improvvisamente fosse sul banco degli imputati. Ci sono domande su come fosse vestita, su precedenti frequentazioni, sulla scuola cattolica, dirette a tratteggiare una personalità che la mia assistita ha sempre respinto». E ancora: domande sul tragitto in taxi, su un bacio in discoteca con Ciro e sulla tuta usata quella sera, sullo stato alcolico e su due chat di luglio, successive al presunto stupro. Ma molte domande si sono concentrate sul significato di alcune espressioni usate dalla ragazza per le sue frequentazioni. «È una persona che ha avuto dei flirt ma per lei il sesso è un'altra cosa. Anche nelle chat - ha chiarito l'avvocata Bongiorno - la mia assistita ha sempre riferito che in realtà per lei il sesso è sacro, che una cosa è scherzare e avere degli atteggiamenti amichevoli, ma che le dava fastidio che essendo norvegese venisse considerata come una persona leggera».

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