Chiara Ferragni, il Codacons e l'indagine su uova e bambola: «Ora estendere indagini a tutte le operazioni di beneficenza»

Lunedì 22 Gennaio 2024, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 18:57

Chiara Ferragni, il nuovo comunicato Codacons

«Lo scorso 19 dicembre avevamo depositato un esposto a 104 Procure e all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1,2 milioni di euro all’influencer, a fronte di una donazione “elemosina” di appena 36mila euro in favore del progetto benefico “I Bambini delle Fate”, per giunta eseguita dalla società Dolci Preziosi e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione – spiega il Codacons – La Procura ha accolto le nostre tesi estendendo le indagini per truffa aggravata, ma non basta: nell’esclusivo interesse dei consumatori chiediamo di accendere un faro su tutte le iniziative di beneficenza avviate nel corso degli ultimi anni non solo da Chiara Ferragni, ma anche dai principali influencer operanti in Italia, per capire la commissione tra rapporti commerciali e solidarietà. In tal senso abbiamo avviato una task force per realizzare un monitoraggio sui profili social più seguiti nel nostro paese allo scopo di cercare collegamenti tra vendite di merci e beneficenza».

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