L'importanza dell'individualità
Il fatto di poter mandare una candidatura in pochi secondi non vuol dire che valga la pena farlo: «Il mio consiglio più importante è di essere selettivi riguardo il lavoro per cui si fa application, non buttatevi se non è la posizione che volete», dice Donald Knight. In questo modo, rischiate di sprecare il vostro tempo, quello del recruiter e di coloro che vogliono davvero quel ruolo. Invece, è preferibile concentrarsi su ciò che cerchiamo e limare la nostra ricerca: flessibilità? Migliori benefici?
Con questo stesso principio bene in mente, si passa poi alla stesura del curriculum, che non può essere lo stesso per tutte le posizioni. A seconda del lavoro per cui si manda la candidatura, saranno diversi gli elementi da sottolineare e quelli, invece, da oscurare. In questo caso, si può chiedere aiuto a strumenti quali ChatGPT per poi rincontrollare attentamente: «I recruiter fanno caso all'impegno del candidato nel realizzare un curriculum adatto».
Infine, il consiglio di Donald Knight è di non cercare di ingannare il sistema. La maggior parte delle persone che cerca lavoro (il 57%) affermano di inserire parole chiave in bianco all'inizio del loro curriculum in modo che non siano visibili ma possano essere viste dall'algoritmo e aumentare la possibilità di essere assunti. Non sprecate il tempo con questi trucchetti, suggerisce l'esperto, perché i recruiter se ne accorgeranno e rifiuteranno la candidatura. Invece, è bene «mettere in risalto le proprie competenze e usare lo stesso linguaggio della job description per spiegarle».