Campi Flegrei, scoperta una sorgente deformativa sotto la caldera: «Spiega bradisismo e sismicità». Monitoraggio rafforzato nell'area

Mercoledì 8 Novembre 2023, 22:11 - Ultimo aggiornamento: 22:33

I Campi Flegrei e il bradisismo

Si ritiene che in questa zona l’attività vulcanica sia presente da almeno 47 mila anni. I due principali episodi eruttivi, che hanno dato forma al golfo di Pozzuoli così come lo conosciamo oggi, si sono verificati circa 39 mila e 15 mila anni fa, mentre l'ultima eruzione è avvenuta nel 1538. A partire dalla metà del secolo scorso la caldera ha subito diversi episodi di sollevamento e abbassamento del suolo, noti con il nome di bradisismo. Negli ultimi decenni ci sono state due importanti fasi di sollevamento del suolo: tra il 1969 e il 1972 e tra il 1982 e il 1984. Durante quest'ultima crisi bradisismica, il sollevamento massimo del suolo, misurato a Pozzuoli, fu di quasi 1,8 metri, e fu accompagnato da più di 16 mila terremoti di bassa magnitudo.

Dopo il 1984, la caldera dei Campi Flegrei ha vissuto una fase di subsidenza durata vent'anni, interrotta di tanto in tanto da piccoli e brevi episodi di sollevamento. Fino al 2000, quando il tasso di abbassamento si è leggermente invertito.

Dal 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento del suolo, con un progressivo aumento del tasso di sismicità, soprattutto al di sotto del cratere Solfatara: un'area a circa 3 chilometri dal centro di Pozzuoli, nota per le sue fumarole, emissioni gassose ad alta temperatura.

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