Il contributo del magma
Anche se il contributo magmatico non può essere escluso, «i risultati ottenuti – aggiunge Nespoli – con la modellazione fisica di questa sorgente di deformazione, legata all’arrivo di fluidi caldi e pressurizzati, consentono di spiegare efficacemente sia il tasso di sollevamento che l’andamento della sismicità, senza il bisogno di invocare la risalita di magma negli strati superficiali della caldera dei Campi Flegrei».