"Non è da maschio", la campagna contro gli stereotipi di genere nel lavoro: «Chi lo dice che un uomo non può fare l'ostetrico?»

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 18:48
"Non è da maschio", la campagna contro gli stereotipi di genere nel lavoro: «Chi lo dice che un uomo non può fare l'ostetrico?»
di Redazione Web
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La società in cui viviamo tende a differenziare i settori in cui donne e uomini possono lavorare. Una sorta di regola non scritta che viene rispettata, silenziosamente, da tutti. In linea generale, tra i vigili del fuoco ci sono più gli uomini, mentre è più comune che in infermeria, o fra i banchi di scuola materna, siano le donne a capeggiare. Contro questa distinzione di genere, "Nonèdamaschio" è giunta alla sua terza edizione: la campagna di Inspiring Girls Italia contro gli stereotipi di genere a scuola e sul lavoro racconta non soltanto le storie di donne che si sono affermate in lavori generalmente considerati "da maschio", ma anche quelle di uomini impegnati a svolgere professioni tradizionalmente ritenute "da donna".

Le storie

Un'ingegnera e prima donna italiana ad aver guidato una spedizione internazionale in Antartide; una pilota automobilistica, oggi impegnata a correre con le macchine da rally nei campionati europei e italiani; la prima vigile del fuoco della storia della caserma di Sesto San Giovanni e del Comando provinciale di Catania; ma anche un ostetrico e un pluri-campione mondiale ed europeo di nuoto sincronizzato.

Chiara Montanari, Rachele Somaschini, Cynthia Graci, Riccardo Federle e Giorgio Minisini sono i cinque modelli che Inspiring Girls - il progetto di innovazione sociale promosso in Italia da Valore D, con il supporto di Eni e Intesa San Paolo - ha voluto coinvolgere nell'edizione 2024 di #nonèdamaschio per ispirare le nuove generazioni a non lasciarsi influenzare dai pregiudizi.

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