Bambini ritrovati nella giungla, come sono sopravvissuti: «Grazie agli insegnamenti della nonna». Costruivano capanne e bende

Domenica 11 Giugno 2023, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 14:41
Bambini ritrovati nella giungla, come sono sopravvissuti: «Grazie agli insegnamenti della nonna». Costruivano capanne e bende
di Redazione web
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Quella dei quattro fratellini ritrovati vivi dopo 43 giorni nella giungla Amazzonica della Colombia è una favola trasferita nella vita reale che sta commuovendo il mondo intero. I bambini - la più piccola ha compiuto un anno proprio mentre vagava nella foresta, la più grande ne ha 13 - erano dispersi dal 1 maggio in seguito a un incidente aereo in cui hanno perso la vita la mamma e i due piloti. La domanda che tutti si pongono è come abbiano fatto i quattro a sopravvivere. A rispondere è stato il leader indigeno guanano del Vaupés, che ha spiegato che i bambini sono stati salvati dalle conoscenze trasmesse loro dalla nonna.

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Salvi grazie agli insegnamenti della nonna

Sarebbero sopravvissuti grazie alla loro «conoscenza ancestrale». A dirlo - come riportato dalla testata Cambio - è John Moreno, leader indigeno guanano del Vaupés, che ha spiegato: «i bambini sono cresciuti dalla nonna, che è sapiente nella protezione indigena di Araracuara. Sono riusciti a sopravvivere grazie alle conoscenze tradizionali che gli ha insegnato». Hanno improvvisato bende per proteggersi i piedi e costruito capanne di fortuna per ripararsi dalle piogge.

Anche per Sandra Vilardy, viceministro della politica e della normalizzazione ambientale, se i bambini sono potuti sopravvivere in quella che è rinomata essere una delle foreste più dense e vergini del Paese, è grazie ai «messaggi della propria comunità e, naturalmente, le conoscenze che hanno fornito loro in precedenza». I rischi nella foresta, ha detto ancora Vilardy, sono tanti e riguardano non solo «le condizioni molto limitate che offre la giungla in termini di alimentazione» ma anche quelli «associati a felini, serpenti, ragni, scorpioni, terreni instabili e pericolosi».

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