Andrea, baby calciatore morto a 12 anni: «Era stato appena dimesso dall'ospedale»

Giovedì 22 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 18:39

Il cordoglio social per la morte di Andrea

«E poi tutto quanto assume un senso che non avevamo previsto – scrive Gianluigi De Martino – : le marachelle della Juve, il campo infangato, il rinvio della partita, la sconfitta del sabato, il ritardo alla riunione. Tutte, all'apparenza, grandi cose da affrontare e superare, ma poi...Ma poi nel cuore della notte squilla il telefono e senti la voce rotta dal pianto del tuo DG che ti sussurra: è morto… Il brivido parte, sì, ma raggiunge il cuore spaccandolo quando il nome è quello di un bambino. Un bambino che giocava fino a qualche "attimo" prima a difesa di un porta che amava tanto quanto quel pallone che ci legava nella passione condivisa: lui con il sogno di diventare calciatore, io con la speranza di riuscire a fargli realizzare, un giorno, quel sogno. Andrea. «Il pensiero corre forte a quel sorriso timido, ma sempre acceso sul suo viso. E corre alla mamma Valeria e al papà Roberto ed al dolore tanto immenso che in questo momento devono provare, tanto grande e rumoroso da rendere silenzioso tutto il resto del mondo». «A 12 anni Andrea doveva ancora correre sul prato del suo USD Gassino-Sanraffaele insieme ai suoi compagni di squadra che stringerò uno ad uno perché so cosa voglia dire perdere un compagno di gioco e, soprattutto, un amico. Ma ora è il momento delle lacrime. Ora è il momento del dolore». Andrea, continuerai a giocare con noi, tutti i giorni. È una promessa».

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