Covid, la carica virale è altissima: «Oltre un milione in 8 positivi su 10». Ecco cosa significa

Covid, la carica virale è altissima: «Oltre un milione in 8 positivi su 10». Ecco cosa significa

La carica virale dei positivi al Covid delle ultime settimane è ormai altissima. Lo ha detto Francesco Broccolo, virologo dell'Università di Milano Bicocca e direttore del laboratorio Cerba di Milano, che la quantifica «nell'80% dei casi positivi» come «ormai superiore a un milione», molto più alta della scorsa primavera, quando si pensava ad un virus indebolito. «Spessissimo - ha aggiunto - la carica virale è anche più elevata, fino a miliardi in soggetti fra 30 e 60 anni asintomatici o sintomatici». 

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«Una carica virale molto alta - ha osservato Broccolo - è indice di una nuova infezione attiva». Indica cioè che «l'infezione è recente e primaria, ossia che non persiste da mesi». I dati finora raccolti sono comunque preliminari, ma l'aumento della carica virale è comune in tutta Italia, a Nord come a Sud: «A partire da settembre stiamo osservando un aumento della carica virale», ha detto Massimo Zollo, responsabile dellaTask force sul nuovo coronavirus finanziata dalla Regione Campania e attiva presso il Centro per le biotecnologie avanzate Ceinge. Si nota inoltre che l'età media delle persone positive sta scendendo. 

COS’È E CHE SIGNIFICA La carica virale è il numero delle copie di materiale genetico del virus presenti in un millilitro di materiale biologico prelevato col tampone: perché è così importante? Perché un positivo con una carica virale alta ha molte più possibilità di contagiare più persone rispetto a chi ha una carica virale bassa. Una carica virale alta è dunque sinonimo di maggiore contagiosità, ma non necessariamente di maggiore gravità della malattia.

E allora perché in estate i tamponi erano debolmente positivi? Molto probabilmente, ha spiegato al Corriere della Sera l’epidemiologo e professore ordinario di Igiene all’università di Firenze Paolo Bonanni, non per via della temperatura, ma della minore circolazione del virus tra la popolazione.

Circolazione che nelle ultime settimane è aumentata esponenzialmente, con un numero di casi ogni giorno in crescita.

TAMPONI, LABORATORI ORMAI AL LIMITE Così mentre la capacità dei laboratori di analizzare i tamponi si sta avvicinando al limite massimo, la necessità sempre più diffusa sarà il ricorso ai test molecolari rapidi: un 'disperato bisogno' come si legge in un articolo pubblicato recentemente sul New England Journal of Medicine, sebbene non bisogni dimenticare che questi tamponi non possono dare la patente di negatività. A livello nazionale la capacità dei laboratori di fare tamponi sta raggiungendo la soglia massima di 200.000 al giorno. 

La Campania è al lavoro per potenziare la rete dei laboratori di almeno 20 unità, che potrebbero portate la capacità di eseguire i tamponi dagli attuali 7.000 al giorno a 15.000 al giorno. «Siamo partiti a marzo con 30.000 tamponi al giorno in Italia e il massimo è stato raggiunto il 21 ottobre con 177.000 per quanto riguarda il tampone molecolare classico, ma l'asticella si alza ormai in modo molto faticoso. È stata dura superare i 150.000 e ora si alza lentamente», ha osservato Broccolo. Ecco allora che arrivano in soccorso i test molecolari rapidi, in grado di rilevare solo i casi positivi con un'alta carica virale: sono necessari, ha detto il virologo, «in un contesto pandemico in cui c'è un disperato bisogno di fare i tamponi per tracciare i casi. Si tratta di un problema mondiale».

Si è scelto così di giustificare il ricorso al test rapido antigenico per identificare i soggetti con alta carica virale. Non va però dimenticato che «è un test circa mille volte meno sensibile del test molecolare e questo ha sollevato nel mondo scientifico la discussione se sia etico o meno utilizzarlo, ma si è scelto di farlo alla luce della 'disperata necessità' di identificare i casi positivi. Alla luce di questa situazione il test rapido aumenta la potenzia di fuoco della capacità di eseguire tamponi, purché non gli si dia una patente di negatività». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Ottobre 2020, 10:50
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