Per scovarla, la nuova variante Omicron, serve sequenziare e tracciare. È salita dallo 0,5% all'1,1,% nell'arco di cinque giorni la percentuale di casi di Covid-19 dovuti alla variante Omicron: lo indicano le sequenze del virus SarsCoV2 depositate dal nostro Paese nella banca dati internazionale Gisaid.
Il 15 dicembre le sequenze depositate erano 17 e attualmente sono 60.
È salita dallo 0,5% all'1,1,% nell'arco di cinque giorni la percentuale di casi di Covid-19 dovuti alla variante Omicron: lo indicano le sequenze del virus SarsCoV2 depositate dal nostro Paese nella banca dati internazionale Gisaid. Il 15 dicembre le sequenze depositate erano 17 e attualmente sono 60.
Ecco la mappa stilata dal Gisaid in base ai sequenziamenti realizzati in Italia
È un elenco in costante aggiornamento, quello che registra le sequenze della variante Omicron finora depositate nella banca dati Gisaid. Al momento i dati indicano che la nuova variante del SarsCoV2 costituisce il 100% del virus in circolazione in Slovenia, Cina, Sierra Leone, Ecuador, Libano e Malawi. In Africa si registrano inoltre le percentuali più altre relative alle sequenze della Omicron sul totale delle sequenze depositate, come testimoniano i valori relativi a Mozambico (94,4%), Sud Africa (93,4%), Kenya (84,4%), Botswana (69,2%) e Ghana (52,0%).
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Dicembre 2021, 16:56
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