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De Luca, il Pd e la corrida
Sintesi della settimana politica. Non è vero che De Luca vede nemici dappertutto: ne vede solo uno, ma bello grosso. Il suo partito, ostaggio di un manipolo di «pinguini, ciucci e parassiti» - i dirigenti del Pd napoletano - che vorrebbero impedirgli la scalata verso il terzo mandato. Ora, siccome De Luca è uno che porta voti, e soprattutto i voti li prende, la succitata accozzaglia di «pinguini, ciucci e parassiti» non trova il coraggio di prendere il governatore-toro per le corna, preferendo lasciarsi trascinare in un’estenuante corrida che a vederla da fuori mette un po’ il voltastomaco. Chi soccomberà per primo? Il toro o i toreri? Forse gli spettatori.
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La città fragile perde pietre
Cadono i fregi dal Ponte di Chiaia, volano giù i massi dal Maschio Angioino, precipitano le tegole dal tetto della chiesa di San Giuseppe Maggiore. Cronache dalla città incerottata e fragile, che tratta le pietre come semplici massi, appunto, e non come frammenti della nostra storia, della nostra memoria. Il punto è che a furia di trascurare le “pietre” la città incerottata e fragile presenta periodicamente il conto a chi avrebbe il dovere di metterla in sicurezza.
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A Pompei, diversamente liberi
Detenuti di Poggioreale al lavoro nei sentieri delle antiche domus di Pompei - dalla gestione del verde agli archivi - grazie a un protocollo siglato con il tribunale di Torre Annunziata.
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Albergo dei poveri, è record
Record di ingressi (5600) per l’ex Albergo dei Poveri: nelle Giornate del Fai è il luogo più visitato d’Italia. Il presidente, Marco Magnifico: «È come se cittadini e turisti avessero voluto testimoniare, con la loro presenza, la vicinanza ad un sito straordinario, la voglia di vederlo rinascere». La vicinanza va bene, e pure la testimonianza: adesso, però, attendiamo che prendano forma i progetti di recupero, che alle (tante) parole seguano i (finora pochi) fatti.
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Tony Colombo e il look Corleone
Non faceva certo difetto la fantasia al cantante Tony Colombo e alla moglie Tina Rispoli, arrestati a Napoli nell’ambito di un’inchiesta sul clan Di Lauro di Secondigliano, che secondo la Dda avrebbe diversificato i suoi investimenti puntando proprio su griffe, brand e negozi della neomelodicissima coppia. Il marchio di vestiti si chiamava «Corleone», la bibita energetica «9 millimetri», come il calibro della pistola. A quando la pizza Scarface?
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Ottobre 2023, 10:00
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