Ostia, sfida per le concessioni: corsa agli stabilimenti storici

La “rivoluzione” mare partirà da subito: gli stabilimenti con concessione scaduta il 31 dicembre scorso resteranno comunque aperti.

Ostia, sfida per le concessioni: corsa agli stabilimenti storici

di Mirko Polisano
Da quelli storici come il Kursaal e la Vecchia Pineta a quelli di “nuova” generazione. Tutti gli stabilimenti balneari di Ostia andranno a bando: la futura gestione sarà affidata attraverso una gara a evidenza pubblica. È quanto emerso dall’incontro che si è tenuto ieri in Campidoglio tra i gestori delle strutture e l’assessorato al Patrimonio di Roma Capitale. La “rivoluzione” mare partirà da subito: gli stabilimenti con concessione scaduta il 31 dicembre scorso resteranno comunque aperti. Non una vera proroga, ma una “autorizzazione” di fatto a restare operativi per garantire il servizio per il tempo necessario in attesa della conclusione del bando. Gara che sarà bandita per la prossima stagione e il cui scopo sarà quello di dare in gestione a privati gli stabilimenti balneari. I DETTAGLI Affidamento che, però, durerà un anno. Perché poi dal 2026 dovrebbe subentrare il nuovo “piano spiagge” (Pua) di Comune e Regione. «Saranno tre le linee guida entro cui ci muoveremo da subito - ha precisato Tobia Zevi, assessore al Patrimonio di Roma Capitale - in primis chiedendo collaborazione ai balneari perché una task force di tecnici dovrà eseguire una serie di rilievi nelle strutture. È importante per noi da capire individuare eventuali irregolarità prima di mettere a bando un bene. In secondo luogo, ho chiesto di adeguarsi ai pagamenti dei canoni per tutti coloro che hanno delle pendenze. Infine - ha sottolineato Zevi - ho espresso in modo categorico di rendere il mare accessibile a tutti, aprendo anche prima della stagione i varchi in spiaggia». NO AL LUNGOMURO La guerra al “lungomuro” torna a tenere banco. Così come riemerge la vecchia questione di pagare il prezzo del biglietto per andare in spiaggia: «Dovrà essere garantito il libero accesso al mare», ha aggiunto Zevi. «I varchi sono sempre stati aperti - ribattono i balneari di Ostia - i problemi non sono quelli degli stabilimenti ma quelli pubblici. Al Pontile non è garantita la discesa in spiaggia». I tempi non saranno lunghi: «Ai gestori - fanno sapere dal Campidoglio - sarà garantita la possibilità di portare a termine la stagione e poi partirà il bando che riguarderà la prossima estate». I TEMPI La prima fase, dunque, sarà quella dei “blitz”. Vale a dire, delle verifiche a tappeto ad opera di Comune e Capitaneria di Porto nelle strutture balneari. La task force capitolina, a cui prenderanno parte anche tecnici del X Municipio, sarà composta da tre squadre che entreranno in azione prima dell’inizio della stagione. «Dobbiamo sapere con esattezza cosa andrà a bando - specificano dal Comune - per evitare possibili ricorsi e vizi di forma». I timori per alcuni operatori sono quelli di rivivere la stagione dei sequestri, che Ostia ha sperimentato nel 2015 in prima persona con il commissariamento del Municipio per infiltrazioni criminali. «In caso di difformità nelle planimetria - replicano i balneari - dobbiamo comunque aver tempi e modi di poter ripristinare lo stato dei luoghi, scongiurando i sigilli». Capitolo a parte Castel Porziano e Capocotta. «Su Castel Porziano sarà garantita la continuità - ha concluso l’assessore Zevi - mentre i chioschi di Capocotta già sono oggetto di un bando per l’assegnazione delle strutture». L’estate di Ostia è pronta a decollare.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2024, 07:58
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