Attraverso annunci ben curati e credibili, talora realizzati utilizzando materiale fotografico reperito in rete, relativo ad immobili realmente esistenti ubicati in località di vacanza, l'uomo agganciava le proprie vittime, attratte dalla convenienza del prezzo, riuscendo a concludere con successo numerose trattative, per le quali incassava cospicui acconti (se non, addirittura, l'intera somma richiesta).
Titolare di un'agenzia turistica sparisce con i soldi delle vacanze: turisti truffati
Particolarmente raffinato il canale di perfezionamento del reato, non limitato certo alla pubblicazione di semplici annunci falsi. I riscontri acquisiti dalla polizia hanno infatti permesso di documentare che l'uomo, attraverso violazioni delle caselle di posta elettronica di importanti strutture alberghiere, era riuscito ad «intercettare» corrispondenza relativa a reali trattative intercorse tra gli hotel e i clienti interessati a periodi di soggiorno. Successivamente rubava l'identità digitale di tali hotel e, dirottando il traffico email su proprie caselle di posta elettronica, falsamente intestate oppure accese presso provider esteri scarsamente collaborativi con le forze dell'ordine, inviava mail alla ignara vittima, con la quale richiedeva l'effettuazione dei bonifici in frode.
Attraverso gli accessi abusivi, il 40enne è spesso anche riuscito a carpire i dati delle carte di credito utilizzate dai clienti, riuscendo talvolta, non contento del danno economico già provocato, a svuotare il conto corrente delle ignare vittime.
Il tutto nella convinzione di essere garantito da un presunto «anonimato» virtuale, reso possibile dall'utilizzo di connessioni specifiche, di identità false, di recapiti intestati ad altre persone, di strumenti finanziari fittizi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Settembre 2019, 09:47
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