Ma cosa sarebbe accaduto da giustificare il pestaggio? Il minore ha la “colpa” di avere difeso una ragazza più grande di lui amica della baby gang. Questo, insomma, è stato giudicato come un affronto. I ragazzi hanno deciso che l’adolescente avrebbe dovuto subire una lezioni attraverso un pestaggio a sangue. Quando una pattuglia della polizia, del Reparto Prevenzione Crimine, è arrivata sul posto si è subito prodigata a salvare il minore ma anche ad individuare i possibili picchiatori. Il dodicenne, quasi svenuto, ha descritto chi l’aveva ridotto così. Ha descritto nei particolari un diciottenne che i poliziotti sono riusciti ad individuare. Tenendo conto della gravità delle condizioni della vittima non si è potuto formalizzare una denuncia.
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Bisognerà che l’adolescente si riprendi e possa essere sentito in una sessione protetta con una psicologa come prevede la legge.
Solo così le accuse diverranno formali ed effettive ed il diciottenne potrebbe essere arrestato con l’accusa di lesioni gravissime. «Ero su viale Europa - commenta una passante - ed ho visto alcuni ragazzi che picchiavano con tanta violenza un bambino. Era chiara la disparità di età». C’è anche un risvolto misterioso che riguarda il pestaggio. La baby gang potrebbe avere messo sui social delle immagini rubate di una ragazza, appunto a sua insaputa e contro la sua volontà. Per questo il dodicenne avrebbe protestato. Si sarebbe schierato a favore della vittima. Per questo è stato vittima di un pestaggio di una violenza inaudita. La polizia ha rintracciato i genitori del dodicenne che sono rimasti sconvolti una volta saputo cosa era capitato al figlio e sono subito andati al Bambino Gesù .
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Giugno 2020, 12:16
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