Coronavirus Roma, i contagi possono arrivare a 3mila. Più letti in terapia intensiva
di Alessia Marani
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Ma è alla percentuale che bisogna guardare, i casi sono saliti al ritmo del 20 per cento (il giorno precedente del 16%), un range che non fa scattare ancora l'allarme rosso ma che, al contempo, non permette di abbassare la guardia. «L'aumento dei casi registrati è un aumento previsto e che ci aspettavamo con un trend che rimane al di sotto del 20%», ha affermato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato che ha fornito anche un dato incoraggiante: «Aumentano di 8 unità i casi guariti nelle ultime 24h». In particolare, fondamentali saranno i giorni a venire, fino a lunedì/martedì, quando saranno trascorsi i primi 14 giorni di applicazione delle misure di contenimento del contagio: solo allora si saprà se avranno fatto effetto e fino a che punto.
Dei 724 casi totali finora registrati, dunque, 232 sono in isolamento domiciliare, 374 sono ricoverati non in terapia intensiva, 44 sono ricoverati in terapia intensiva e 42 sono i guariti. Purtroppo continua a salire anche il numero dei decessi legato al coronavirus, sono ormai 32 nel Lazio. In particolare, nella provincia di Roma i contagiati salgono a quota 443, spicca Latina, dove c'è un cluster attenzionato, con 113 casi, quindi Frosinone con 94, Viterbo con 56 e Rieti con 18. Tra le Asl romane continua a essere la Roma 2 la più colpita (anche perché più popolosa): 118 i casi tra cui anche alcuni medici in servizio al Pertini e negli ambulatori. Sono 108 i casi nella Asl Roma 6 (Pomezia e Castelli), 67 nella Asl Roma 5, 63 nella Asl Roma 4 (4 a Sacrofano, 11 a Civitavecchia e 1 a Manziana), 57 nella Asl Roma 3 e 36 nella Asl Roma 1.
Preoccupa proprio il numero dei medici contagiati: «Sono tra i 50 e i 60 in tutta Roma, una decina solo quelli ambulatoriali - spiega Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma - una cifra che preoccupa. Gli operatori vanno messi in sicurezza, altrimenti rimarranno servizi sguarniti e cominceranno a morire pure i malati cronici non solo quelli di coronavirus». Ieri si sono aggiunti i lutti per un 77enne che presentava comorbità alla Columbus Covid 2 hospital, per un 81enne con patologia oncologica al Gemelli, per due uomini di 67 e 84 anni con patologie pregresse all'Umberto I, per un 94enne di Civitavecchia e un 71enne di Frosinone.
Infine, da un'analisi sui casi positivi a cura del Seresmi, il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive-Istituto Lazzaro Spallanzani, il 61% sono di sesso maschile e il 39% sono di sesso femminile. L'età media è di 59 anni. Il 32% è in isolamento domiciliare. I guariti ad oggi sono il 6%. Le classe di età maggiormente esposte sono: da 60-79 anni per il 36%, da 50-59 per il 21,7%, da 80-89 l'11,2% gli ultranovantenni sono l'1,8%. Il 10% dei casi è tra i 30-39 anni. Insomma, non solo anziani.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Marzo 2020, 10:57
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