Roma, boom di evasori sugli autobus: «Devono tornare i controllori»
di Fabio Rossi
Atac, niente controllori, così sui bus si viaggia gratis: «Boom di ticket evasi»
LE VERIFICHE
In casa Atac, peraltro, i mesi pre-Covid erano stati positivi sul fronte della lotta all'evasione, con l'incremento delle verifiche dei biglietti a bordo (più 35 per cento) e delle sanzioni (più 14 per cento), con una media di 620 multe al giorno. E a gennaio i ricavi da titoli di viaggio avevano sfiorato i 22 milioni di euro, il 2,3 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2019. Ma le misure di contenimento del coronavirus hanno temporaneamente eliminato i controllori, con ripercussioni negative sul corretto comportamento dei passeggeri. Secondo alcune stime interne gli abusivi sui mezzi di superficie sarebbero triplicati, dal 10 al 30 per cento, provocando un danno economico all'azienda di via Prenestina, soprattutto se lo stop ai verificatori, come ipotizzato dai tecnici regionali, dovesse protrarsi fino all'autunno: l'ulteriore ammanco nelle casse della municipalizzata, in caso di conferma di questo trend, potrebbe toccare i tre milioni di euro al mese.
Roma, un bus Atac su 4 fermo per guasto ogni giorno. Emorragia di biglietti
I RISCHI
C'è poi il delicato tema della sicurezza sui mezzi pubblici. Finito il lockdown, e in assenza di controlli, le aggressioni agli autisti sono raddoppiate rispetto al pre-Covid: oltre 40 gli episodi registrati solo nell'ultimo mese, spesso causati semplicemente da un invito a mettersi la mascherina rivolto a un passeggero. Senza contare la questione-assembramenti: in mancanza di personale a bordo, non ci sono controlli adeguati sul numero di passeggeri presenti su ogni vettura. Un problema che potrebbe ulteriormente peggiorare con l'arrivo di settembre e l'auspicata riapertura delle scuole. Motivo in più, dal punto di vista di Atac e Cotral, per chiedere di rivedere le misure adottate in piena emergenza.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Luglio 2020, 10:48
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