Roma, anziana uccisa a bastonate per rapina a Monte Sacro: condannati due nomadi
di Adelaide Pierucci
Complessivamente le pene sono state mitigate rispetto alle richieste della procura che puntava a novant’anni di carcere. Ed esattamente 27 anni e 19 anni per i ladri penetrati nell’appartamento e 14 e 15 per chi era rimasto a vigilare all’esterno. L’autista e i pali del furto, come aveva argomentato nella requisitoria il pm Edmondo De Gregorio davanti alla Corte d’Assise, presieduta dal giudice Paola Roja, «pur non volendo compiere il delitto, visto il giorno e l’ora, una domenica sera alle nove, si potevano prefigurare la possibilità che all’interno dell’abitazione ci fosse qualcuno e che i complici potessero intervenire nel peggiore dei modi, compiendo reato più gravi».
La pensionata era al telefono cordless con un’amica quando ha avvertito dei rumori. «Ho sentito un botto, vado a vedere in salotto», le ha detto. Da quel momento all’altro capo della cornetta sono sopraggiunte solo per un attimo delle urla e poi il telefono è rimasto isolato. Quindi l’allarme era scattato. Un vicino avendo sentito un tonfo si era affacciato scorgendo uno dei ladri lanciarsi da una tettoia. Con le chiavi del portiere poi altri inquilini erano entrati nell’abitazione per soccorrere l’anziana, morta però l’indomani in ospedale. Per l’avvocato Domenico Naccari che assiste Kostic e Sulemanovic, però, non sarebbe stata raggiunta «la prova delle percosse», «l’appello è scontato». La nuova normativa che vieta il rito abbreviato in caso di reati punibili con l’ergastolo aveva impedito agli imputati la possibilità di uno sconto del terzo della pena, nella fase preliminare.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Maggio 2020, 11:26
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