Alla madre non rispondeva più al telefono da tre giorni. Quando ieri intorno alle 17,30 i vigili del fuoco e gli operatori del 118 sono andati a casa sua, in via del Boccaccio, e hanno bussato al portone, nessuno ha risposto. Tanto che i pompieri hanno dovuto sfondare la porta per entrare. Veronica Contini, 49 anni, era stesa sul letto, morta da chissà quanto tempo. Intorno a lei il disordine più assoluto: non c'era un angolo dell'abitazione libero da oggetti, una accumulatrice seriale.
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Le persiane chiuse, «perché non metteva il naso fuori da casa», come dice un vicino. Soprattutto nell'appartamento al primo piano c'erano psicofarmaci, bustine vuote e cartine. La donna avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza, era stata aiutata in centri specializzati, ma poi come tante altre persone con disagi era rimasta in casa, affidata al solo sostegno della famiglia.
Una delle ipotesi seguite dagli inquirenti è che sia stata stroncata da un mix di antidepressivi e droghe. Sul posto la scientifica, la salma è stata messa a disposizione della magistratura. Solo l'autopsia potrà chiarire con esattezza il motivo del decesso. «Quella ragazza è sempre stata male - spiega chi la conosceva - era figlia di un medico, la madre le lasciava la spesa sull'uscio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 01:38
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