Isis, combattente indiano torna a casa: la polizia lo arresta

Combattente indiano dell'Isis torna a casa: la polizia lo arresta
La polizia antiterrorismo indiana ha arrestato uno studente mussulmano di Mumbai sospettato di aver combattuto per lo Stato Islamico (Isis) in Iraq. Lo riportano oggi i quotidiani indiani.



Il giovane, che si chiama Arif Majeed e che ha 23 anni, si sarebbe arruolato fa insieme ad altri tre nelle fila dell'organizzazione estremista, ma poi avrebbe deciso di tornare a casa. È stato arrestato ieri mattina all'aeroporto di Mumbai dove il sospetto militante era giunto proveniente dalla Turchia. Gli investigatori della National Investigation Agency (Nia) lo stanno ora interrogando per ricostruire i suoi movimenti e attività degli ultimi mesi. La polizia ha anche avviato un procedimento contro lo Stato Islamico invocando un articolo del codice penale indiano che prevede il reato di «muovere guerra contro un Paese asiatico che ha relazioni amichevoli con l'India».



Lo scorso maggio, quattro giovani di Kalyan, alla periferia di Mumbai, erano scomparsi e si sospettava che si fossero uniti all'Isis.
Le loro famiglie pensavano fossero morti nei combattimenti. Secondo fonti stampa, dai 10 ai 12 indiani si sono arruolati nell'organizzazione fondamentalista. Il governo indiano è impegnato a impedire ogni tentativo di reclutare i giovani mussulmani.

Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Novembre 2014, 16:44
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