Un tonfo. L'ombra dell'astensionismo pesa sul voto per le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia. Alle 12 di domenica, dopo 5 ore di urne aperte, il responso è impietoso: l'affluenza, secondo i dati del Viminale, si attesta all'8,56%. Al punto che sia i candidati che i leader, come il premier Giorgia Meloni, sentono il bisogno di rivolgere un appello ai cittadini: «Andate a votare».
L'affluenza di domenica mattina
Meno di un elettore su dieci, infatti, si è messo in coda al seggio questa mattina. Nei 1882 comuni lombardi e laziali al voto, l'affluenza media è dell'8,56%: del 9,2% in Lombardia, del 7,49% nel Lazio. Un calo significativo, rispetto a cinque anni fa, quando alle 12 nelle due Regioni avevano già votato il 18,94% degli aventi diritto, quasi uno su cinque. Basso, in particolare, il dato dei due capoluoghi: a Milano si registra l'8,83% di partecipazione, a Roma solo il 7,06%.
L'APPELLO
Il voto, insomma, non pare entusiasmare. Sarà anche per questo che molti, tra candidati e leader di partito, hanno provato a invertire la tendenza rivolgendo nelle scorse ore un appello ai cittadini. «È un'elezione importante - dice ad esempio Giorgia Meloni arrivando al suo seggio all'istituto Bachelet al Torrino, quartiere sud della Capitale - quindi spero che l'affluenza sia adeguata a una scelta come quella che si deve fare per Regioni così strategiche per la nazione. Quindi andate a votare». Poi il premier diffonde un appello via social: «Un augurio di buon voto ai cittadini del Lazio e della Lombardia che si stanno recando alle urne. Oggi sarà possibile votare fino alle 23, domani dalle 7 alle 15. Ricordate: con soli 5 minuti del vostro tempo potrete scegliere i prossimi 5 anni della vostra Regione. Votare fa la differenza, sempre».
Anche Francesco Rocca, candidato del centrodestra nel Lazio, utilizza i social: «Votare è un diritto e un dovere, è il modo che abbiamo per far sentire la nostra voce.
I PARTITI
Nei partiti, intanto, è corsa a chiedersi chi potrebbe essere maggiormente penalizzato da un'affluenza così bassa (se il dato dovesse confermarsi nelle prossime ore). C'è chi (a microfoni spenti) punta il dito contro il Movimento 5 stelle, i cui risultati sono solitamente molto sensibili al dato della partecipazione: molti elettori grillini, è la tesi rilanciata in queste ore, o vanno a votare per i propri candidati oppure non partecipano del tutto. Chi invece guarda a Forza Italia, che specialmente in Lombardia potrebbe veder dirottare una parte dei propri consensi sulla candidata del Terzo polo Letizia Moratti.
Ma a preoccupare, in particolare il centrosinistra, sono i numeri sul voto nelle città, dove tradizionalmente è più forte il voto d'opinione. Sia Roma che Milano hanno sindaci del Pd: c'è chi teme che una bassa affluenza in questi due Comuni possa non rappresentare un buon segnale per il centrosinistra.
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 15:23
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