Elezioni Sardegna, Todde: «Rotto il tetto di cristallo». Conte e Schlein: «Ora l’Abruzzo»

La vincitrice: «Io prima donna a governare l’isola». Gli alleati: «Cambia il vento»

Elezioni Sardegna, Todde: «Rotto il tetto di cristallo». Conte e Schlein: «Ora l’Abruzzo»

di Alessandra Severini

È ancora un po’ frastornata e incredula Alessandra Todde, neo presidente della regione Sardegna dopo una vittoria al fotofinish. Confessa di aver festeggiato con vino rosso rigorosamente sardo visto che è anche sommelier e non nasconde l’orgoglio di essere la prima donna presidente della Regione: «Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo». Poi la sua lettura del voto: «Le matite hanno risposto ai manganelli». Il suo telefono non smette di squillare. Ha chiamato anche Giorgia Meloni, complimentandosi per la vittoria, e lo sfidante Truzzu: «Sia lui che la premier sono stati molto corretti». Poi i complimenti di Beppe Grillo che le ha scritto “Miracolosu”.

I più soddisfatti sono certo Elly Schlein e Giuseppe Conte che fortemente hanno voluto correre insieme in questa tornata elettorale. «Dalla Sardegna spira il vento del cambiamento verso il Continente» esulta il leader pentastellato. La segretaria dem Elly Schlein sottolinea che il Pd in Sardegna è risultato il partito più votato e a proposito della sue scelte dice: «La direzione intrapresa un anno fa è la direzione giusta. Adesso si continua testardamente unitari, perché uniti si vince». Una strada che viene “benedetta” anche dal padre dell’Ulivo Romano Prodi, secondo cui «il centrosinistra più si unisce, più vince».

Una parte dei dem in verità appare ancora scettica sull’alleanza con il Movimento 5 stelle. Todde è convinta che la strada del campo largo sia per l’opposizione «l'unica percorribile per creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità». Sicuramente conta il fatto che l'alleanza è riuscita ad interrompere la serie ininterrotta di vittorie che il centrodestra aveva collezionato alle elezioni regionali dal 2020. Per il responsabile Enti locali della segreteria nazionale Pd, Davide Baruffi, la vittoria sarda «è lo sprone a proseguire su questa strada, a partire dall'Abruzzo dove si vota tra due settimane. E per la Basilicata e il Piemonte, dove un accordo unitario è ora indispensabile esercitando tutti un di più di responsabilità». In Abruzzo fra due settimane la sfida sarà tra il candidato del centrosinistra al completo - da Azione a M5s - Luciano D'Amico, e il presidente uscente, il meloniano Marco Marsilio. Più complicata la questione in Basilicata e Piemonte dove l’intesa fra Pd e 5 stelle sembra essere lontana. La vittoria sarda però potrebbe aprire nuovi spiragli per un accordo.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Febbraio 2024, 22:57