Pensioni, Gentiloni firma decreto Ape volontaria: "Retroattiva, vale da maggio"
L'importo minimo ottenibile potrà essere di 150 euro al mese, l'importo massimo invece varierà in base al periodo di anticipo richiesto: il 75% del trattamento pensionistico se superiore ai 36 mesi, l'80% se tra i 24 e i 36 mesi, l'85% se tra i 12 e i 24 mesi, il 90% se inferiore ai 12 mesi. Alle somme si applicherà il tasso di interesse e il premio assicurativo per la copertura del rischio di premorienza previsti dagli accordi quadro, che dovranno essere stipulati tra i ministeri dell'Economia e del Lavoro e, rispettivamente, l'Associazione bancaria italiana (Abi) e l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) e altre assicurazioni.
La rata da pagare, secondo alcuni calcoli, corrisponderà al 4,8 medio della pensione se si guarda all'andamento ventennale dell'assegno pensionistico. Dal fronte sindacale, anche la Uil sottolinea come l'Ape volontaria sia uno strumento «costoso», ma visto che è «su base esclusivamente volontaria, lo sceglierà chi lo riterrà opportuno» e incita il governo ad andare «avanti sulla 'fase duè per migliorare il sistema previdenziale» portando avanti il confronto con i sindacati. A sostenere che «la nostra battaglia non è finita per correggere le orribili storture della riforma Fornero» è la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che in primo luogo punta il dito contro un ulteriore aumento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita. Di qui la richiesta, su cui insistono i sindacati, di congelare il meccanismo che altrimenti porterebbe a 67 anni (dagli attuali 66 anni e 7 mesi) l'età di pensionamento nel 2019.
Intanto sul capitolo lavoro, domani, ci sarà un altro incontro tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e Cgil, Cisl e Uil: sul tavolo, tra i punti principali, i nuovi sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, che potrebbero prendere forma nella misura di un taglio dei contributi previdenziali pari al 50%, fino ad un limite di 3.250 euro per 2-3 anni, per i giovani fino a 29 anni di età. In agenda anche il paletto sui licenziamenti, con il divieto per l'azienda (pena la non erogazione o la perdita dell'incentivo) di licenziare sei mesi prima e sei mesi dopo l'assunzione. Al vaglio, inoltre, l'ipotesi (ma dipenderà tutto dalle risorse disponibili) di uno sconto di 3-4 punti sull'aliquota contributiva (dal 33% al 30-29%).
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Settembre 2017, 19:38
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