Di Maio: «2 giugno in piazza a Roma». Scontro con il Colle su nomi Tesoro
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Bagnai e Sisi, «nomi della Lega peraltro», «non andavamo bene perché nel loro passato avevano espresso posizioni critiche sull'Ue e mi è stato detto che per questo le agenzie di rating o la Germania non le gradisce», ha detto Di Maio nel salotto tv di Barbara D'Urso. Questa la replica del Colle: «Non risponde a verità la circostanza riferita dall'onorevole Di Maio a 'Pomeriggio Cinque' che al presidente della Repubblica siano stati fatti i nomi di Bagnai e Siri come ministri dell'Economia».
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Oggi c'è stato un vertice alla Camera tra il leader 5 stelle e il capo leghista Matteo Salvini. «Chiediamo di andare al voto il prima possibile». Anche ad agosto? «Prima possibile», ha risposto il capo M5S interpellato al termine dell'incontro con Salvini.
«È un atto ignobile non aver consentito» la nascita del governo retto da M5s e Lega. «Sono stato profondo estimatore del Pd e e sono veramente deluso», ha detto ancora il leader grillino. «Andrebbe messo in stato d'accusa qualche consigliere di Mattarella ma non esiste questo istituto», ha aggiunto.
«Noi come M5s siamo totalmente convinti si debba portare avanti» la procedura di impeachment del presidente Mattarella, ha poi affermato Di Maio. «Aspetteremo ancora qualche giorno perché un ulteriore elemento per promuoverlo è che si manda alle Camere un governo che non ha maggioranza. È una cosa assurda».
«Ci sono tante cose che in Parlamento possiamo fare a prescindere dal governo, per esempio tagliare i vitalizi agli ex parlamentari e cascasse il mondo quella cosa la dobbiamo fare», dice poi Di Maio negli studi di Pomeriggio Cinque.
«Il tradimento di Salvini» nei confronti del M5S «è più un gioco che si sta usando a livello mediatico e dare così un alibi a chi ci ha detto "non potete partire". Non c'è stata malafede da parte nostra, dire che il M5S e la Lega volevano uscire dall'euro è una bugia, noi avevamo detto al Colle che Conte poteva porsi come garante della non uscita dall'euro, facendo interviste pubbliche o anche nel corso degli incontri con gli altri capi di Stato».
«Savona lo abbiamo conosciuto io e Salvini dieci giorni fa, nessuno lo conosceva prima. Lui ci ha detto sì a patto e condizione che non si esca dall'euro. Conte, appena è uscito dall'incarico avuto da Mattarella, ha detto "io manterrò gli impegni internazionali", continua Di Maio che attacca: «Io non riesco a comprendere quello che è successo, ora vedere un premier come Cottarelli che non ha mai preso un voto venire in Parlamento a chiedere la fiducia è un altro atto gravissimo. Questi faranno le stesse cose che hanno fatto i governi tecnici, i governi Monti e Letta».
«Non si può pensare che dopo che i cittadini hanno votato e si è creata una maggioranza che esprime un governo si rimandi a casa quel governo; e ancor peggio non si può pensare di poter prendere uno qualsiasi come Cottarelli che non ha preso un voto e gli dai un incarico di fare un governo sapendo che non ha i numeri in Parlamento. È assurdo». «Oggi sono molto arrabbiato. Dopo 80 giorni avevamo scritto con un contratto. Avevamo mandato Conte al Quirinale, aveva la lista in mano e ci hanno detto che per un ministro il governo non poteva partire. E non perchè quel ministro fosse un mariuolo ma perchè aveva scritto un libro critico sulla Ue».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 23:59
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