Alleanze sicure, collegi divisi, nel centrodestra è la giornata dei temi, rilanciati dai leader nelle loro uscite pubbliche. Il tavolo permanente di coalizione per la redazione del programma si aggiorna di ora in ora, ma a dettare l'agenda ci sono i messaggi lanciati da radio, palchi e televisioni. Non si è risparmiata dalle presenze in Tv Giorgia Meloni che nelle interviste, concesse a Studio Aperto e al network statunitense Fox News, è riuscita a disegnare ad ampi tratti la sua idea di Paese, non nascondendosi nemmeno di fronte alla prospettiva di poter diventare «la prima donna a guidare il governo nella storia d'Italia. Sarebbe per me un grande onore».
Giorgia Meloni a Fox News
La presidente di Fdi ci pensa sul serio e sollecitata dagli intervistatori, sottolinea, ancora una volta, quale debba essere per lei la collocazione internazionale del Paese: «Noi siamo sicuri della posizione che l'Italia deve mantenere per difendere il proprio interesse nazionale», «Fdi anche dalla opposizione ha aiutato il governo Draghi a fare quello che doveva fare, a partire dal sostegno all'Ucraina. Quel conflitto è la punta dell'iceberg di un processo che punta ad una revisione dell'ordine mondiale. Se l'Occidente perde, a vincere sono la Russia di Putin e la Cina di Xi; e nell'Occidente gli europei sono quelli che pagheranno le conseguenze peggiori».Oltre la politica estera, Meloni è tornata a parlare di presidenzialismo: «Serve una riforma seria per le nostre istituzioni: continuiamo a essere convinti di una riforma in senso presidenziale» e di politica economica «c'è disperato bisogno di mettere le persone in condizione di lavorare, di produrre ricchezza, e di mettere le aziende in condizione di non essere continuamente massacrate e tartassate dallo Stato».
L'assist a Salvini sui migranti
E poi ha servito un assist a distanza al suo alleato di coalizione Matteo Salvini, proponendo una soluzione, da concordare con le istituzioni europee, per fronteggiare la questione migrant tramite il blocco navale.
Belusconi e le pensioni
A fare un'ulteriore carezza a Matteo Salvini ci pensa anche Silvio Berlusconi, che oggi rilancia un antico pallino dell'ex ministro dell'Interno, citando l'introduzione di una «flat tax al 23% che sarà uguale per le famiglie e per le imprese». Il Cavaliere, in diretta a Radio Montecarlo, è tornato a parlare dell'obiettivo di portare le pensioni minime a 1000 euro («sia quelle di anzianità sia quelle di invalidità almeno a €1000 al mese per 13 mensilità») e poi della campagna elettorale, facendo un confronto tra la coalizione di centrosinistra «concentrata sul modo migliore per non far vincere quella che loro chiamano la destra e in nome di questo chiamano a raccolta le forze più diverse», e il suo schieramento «unito» e «nato dalla mia discesa in campo nel '94. Da allora a oggi - spiega il Cavaliere - non è mai venuta meno l'unità di fondo del nostro schieramento». Un'unità che oggi aggrega in maniera più definita altre due realtà: hanno presentato a poche ore di distanza i simboli delle liste con le quali correranno alle elezioni la doppia coppia del centro moderato. La prima quella formata dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e da quello di 'Noi con l'Italia' Maurizio Lupi; la seconda quella di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. e Lorenzo Cesa, leader dell'Udc.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Agosto 2022, 20:38
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