Il vulcano dei terremoti

Il vulcano dei terremoti
Mario Fabbroni
Una sorgente sotterranea di magma sotto l'Appennino, nella zona del Matese e del confinante Sannio, che rischia di sconvolgere la superficie dell'Italia centrale e meridionale. «Potrebbe causare terremoti». Anzi, li ha già provocati. L'indizio che ha portato a scoprire la sorgente di magma è stata infatti una sequenza sismica anomala, avvenuta nel Sannio-Matese tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, con terremoti di magnitudo massima 5. «Abbiamo scoperto che questi terremoti sono stati innescati da una risalita di magma nella crosta tra 15 e 25 chilometri di profondità», ha osservato Francesca Di Luccio dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che ha coordinato la ricerca Seismic signature of active intrusions in mountain chains pubblicata su Science Advances insieme a Guido Ventura (sempre dell'Ingv) e ad un pool di esperti del Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università di Perugia. La sorgente di magma, hanno aggiunto i due scienziati, «provoca una fuoriuscita di anidride carbonica (CO2) di origine profonda e può provocare terremoti anche forti».
Non c'è affatto da star tranquilli. «Questo risultato - indica il vulcanologo Guido Ventura - apre nuove strade riguardo l'identificazione delle zone di risalita del magma nelle catene montuose e mette in evidenza come tali intrusioni possano generare terremoti con magnitudo significativa».
Per il geochimico dell'Ingv Giovanni Chiodini, «è da escludere che il magma che ha attraversato la crosta nella zona del Matese possa arrivare in superficie formando un vulcano: tuttavia, se l'attuale processo di accumulo di magma dovesse continuare non è da escludere che, tra migliaia di anni, qui venga fuori un vero vulcano».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Gennaio 2018, 05:01
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