Il Pil accelera ma il Belpaese è ultimo in Ue

Valeria Arnaldi
«La ripresa economica in Italia accelera nel 2017 grazie alla domanda esterna e domestica». A indicarlo sono le previsioni economiche autunnali della Commissione europea, rese note ieri a Bruxelles. Ma, «i venti di coda in rallentamento e le più basse prospettive di crescita nel medio periodo modereranno la crescita» nei prossimi due anni. Il Pil viene rivisto al rialzo, dallo 0,9% previsto a maggio passa a 1,5%. Sale anche quello 2018, passando da 0,9% a 1,3%. Il rallentamento si conferma nel 2019, con Pil fermo a 1%. L'Italia resta l'ultima in Europa, dunque, sulla crescita per tutto il nuovo periodo preso in esame dalle previsioni della Commissione Ue, ossia fino al 2019. Peggiora «leggermente» il deficit strutturale: previsto del 2%, lo scorso maggio, e ora di 2,1%. Migliora, seppure solo «marginalmente», nel 2018, con 2%.
Intanto, prosegue il dibattito sulle pensioni. L'esecutivo sta valutando una nuova modalità per calcolare la speranza di vita, alleggerendo così gli scatti pensionistici. Novità in vista nel decreto legge fiscale. Cambia lo spesometro. Un emendamento riepilogativo stabilisce che i contribuenti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente, semplificando la procedura. Inoltre, sarà consentito il riepilogo cumulativo di tutte le fatture di un'impresa inferiori a trecento euro. Abolite le sanzioni per gli errori commessi nell'invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, purché tali errori siano sanati con un nuovo invio da effettuare entro febbraio 2018. Si allungano i tempi per la rottamazione delle cartelle di Equitalia scadute a luglio e a settembre: il termine per saldare il pagamento mancato o insufficiente passa dal 30 novembre al 7 dicembre. Particolarmente significative le nuove misure in materia di stalking. Il reato non potrà più essere estinto con una condotta riparatoria, ossia un risarcimento. La misura va a sanare quanto stabilito dalla recente riforma penale.
Nuove tensioni sul tema delle banche venete. La commissione d'inchiesta sulle banche, ieri, ha cancellato il confronto tra il direttore Generale della Consob Angelo Apponi e il responsabile della vigilanza di Bankitalia Carmelo Barbagallo. una decisione presa dopo le reciproche accuse. La Consob ha affermato che nel 2013 non sono stati segnalati problemi' in vista dell'aumento di capitale di Veneto Banca. Bankitalia replica che «fu segnalato un prezzo incoerente».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Novembre 2017, 05:01