Primo Spritz con polemica: «Tanti clienti senza la mascherina»

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di Pio Dal Cin
TREVISO / CONEGLIANO Dopo mesi d'attesa i trevigiani si sono finalmente potuti godere il primo aperitivo della stagione. E ieri, all'imbrunire, i locali più in voga sono stati presi d'assalto. Ma nonostante le misure prese dai titolari di bar e osterie, sono stati molti, probabilmente troppi, i clienti che, delle regole, se ne sono bellamente infischiati, non rispettando le distanze e dimenticandosi di indossare la mascherina. Da Treviso a Conegliano, è stato un filotto di segnalazioni. «Zero distanziamenti, decine di giovani senza mascherina, uno sopra l'altro a bere spritz e aperitivi: tempo pochi giorni, e i contagi riprenderanno a salire» hanno segnalato in molti dopo un breve passaggio davanti ai locali di Conegliano. A Treviso, sono stati gli stessi carabinieri a fermarsi davanti al bar Canova di porta Santi Quaranta per redarguire alcuni clienti. Una pattuglia della stazione, di propria iniziativa, è intervenuta proprio per indicare ai titolari di riprendere alcuni avventori che, vicinissimi tra loro, non utilizzavano le mascherine. Non sono state staccate sanzioni, ma la situazione, anche in altre zone del centro, è stata monitorata a lungo fino a serata inoltrata.

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RITORNO ALLA NORMALITA'
Quella di ieri, al di là dei singoli casi appena citati, è stata una giornata importantissima per centinaia di esercizi pubblici, tra bar, ristoranti, saloni di bellezza e parrucchieri che, da Vittorio Veneto a Castelfranco, da Oderzo a Conegliano, hanno potuto riaccogliere i propri clienti. E anche chi normalmente, di lunedì, sarebbe stato chiuso, come parrucchieri e saloni di bellezza, ha voluto esserci lo stesso. Un esempio tra tutti è Tagliati per il successo, in via XX settembre a Conegliano. «Non potevamo certo chiudere oggi - afferma con un sorriso il titolare Ettore Perencin -. Abbiamo un kit che diamo alle nostre clienti quando entrano; una scatoletta personalizzata con un kimono monouso, dei guanti e una mascherina. Gli effetti personali vengono messi in un sacchetto di plastica sigillato che verrà riconsegnato all'uscita».

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TENSIONE DA ESAME
Samantha Granziera gestisce in Corte delle Rose il bar Palazzi: «Ho dormito poco la notte scorsa. Ho rivissuto la notte in cui mi sono preparata agli esami di maturità. Ero in ansia e ho ripassato tutto mentalmente per vedere se tutto fosse in regola». Nell'ampio giardino esterno si ritrovano i vecchi clienti, felici di poter scambiare due chiacchiere e poter gustare nuovamente un buon espresso. «Ci mancava il buon caffè del bar e la possibilità di ritrovarci a fare un po di commarò» dice una delle signore sedute ai tavolini, ben distanziati tra loro, dove tutti portano le mascherine, ligi alle disposizioni. In Piazza Cima poco prima di mezzogiorno si torna a vedere dopo tanto tempo il protagonista assoluto di questa fascia oraria: lo spritz. All'agenzia Viaggi d'Amare la signora Arianna Maso traccia un disegno più cupo rispetto agli altri esercenti: «Il nostro settore legato al turismo è stato praticamente annientato dal Covid. Tutte le prenotazioni di Pasqua e per la prossima stagione in stand-by. È tutto fermo. Un anno perduto. I voucher che daranno alle famiglie? Molto bene, ma dovrebbero essere spendibili nelle agenzie, in modo da rimettere in moto tutto il settore». A Vittorio Veneto il signor Diego Zanchetta, proprietario dello storico Bar Lux, aperto nel 1970, festeggia la riapertura: «Abbiamo visto molta gente oggi e tanti sorrisi. Si percepiva la voglia delle persone di tornare a trovarsi, con le dovute regole, per consumare il rito del caffè, e dello spritz mentre si scambiano due chiacchiere»

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Maggio 2020, 10:15
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