Giro d'Italia, ruspa e fresa in azione: così la strada per le Tre Cime viene tenuta sgombra dalla neve

Giro d'Italia, ruspa e fresa in azione: così la strada per le Tre Cime viene tenuta sgombra dalla neve

di Marco Dibona

AURONZO - Il comune di Auronzo di Cadore garantisce l’apertura della strada, che sale dal lago di Misurina alle Tre Cime di Lavaredo (nuova Cima Coppi del Giro d’Italia 2023 dopo la cancellazione del Gran San Bernardo), a dispetto della neve che continua a cadere, quasi quotidianamente. Venerdì 26 l’arrivo della tappa numero 19, 5.400 metri di dislivello, cinque passi dolomitici da superare, sarà ai 2.300 metri del rifugio Auronzo, a Forcella Longeres. L’amministrazione è al lavoro, lungo quei 7 chilometri di strada, con pendenze rilevanti, con ruspe e frese, per garantire la percorribilità e la disponibilità degli spazi, nei piazzali sotto le Tre Cime, per accogliere i servizi necessari a un arrivo di tappa di tale importanza, che potrà decidere la classifica finale della corsa rosa 2023.

IL PRECEDENTE

Accadde dieci anni fa, sabato 25 maggio 2013, con la vittoria di Vincenzo Nibali. Con lui vinsero anche gli organizzatori, in una giornata infernale, con una violenta bufera di neve che flagellò gli ultimi chilometri della frazione. Il giorno della tappa non si potrà salire alle Tre Cime in auto o camper; la strada sarà chiusa già in precedenza. È stato predisposto un servizio di navetta, con la prenotazione online del biglietto. Ce ne sono 3.000 disponibili, ma metà sono già stati acquisiti. I veicoli saranno fermati nei parcheggi ad Auronzo e lungo la valle dell’Ansiei. La necessità di lavorare, in queste giornate, sulla strada che sale da Misurina al Lago d’Antorno, quindi alle Tre Cime, ha costretto a posticipare di due settimane la terza Epic - Tre Cime Lavaredo Mtb Marathon, cronoscalata di 32 chilometri: in calendario il 21 maggio, si correrà sabato 3 giugno.

Tutti gli iscritti sono stati avvisati. Per decretare il vincitore del Giro d’Italia 2023 potrebbe però non bastare il tappone dolomitico del 26 maggio, con partenza da Longarone, verso i passi Campolongo, Valparola, Falzarego, Giau, Tre Croci e l’arrivo alle Tre Cime.

IN FRIULI VENEZIA GIULIA

L’indomani c’è infatti l’inedita cronometro sul Monte Lussari. Per assistere a quell’impresa, diciotto chilometri contro il tempo, otto di salita da Tarvisio, ci saranno tantissimi appassionati. In largo anticipo sulla scadenza del 27 maggio sono stati venduti i biglietti per salire in cabinovia. Su 3.000 pass disponibili, il primo giorno ne sono stati acquistati oltre 2700. Nessun dubbio sull’esaurimento dei tagliandi. I tifosi non si sono fatti intimorire dal maltempo: c’è la convinzione che anche quella tappa si disputerà regolarmente. Paolo Urbani, referente del comitato di tappa, crede nelle potenzialità del Monte Lussari: «Da Rcs La Gazzetta dello Sport non abbiamo mai avuto avvertimenti o critiche – ha dichiarato – con giuria e rappresentanti squadra c’è stato un recentissimo incontro, dove nuovamente tutto è stato dichiarato a posto». A chi ricorda l’annullamento del Crostis, cancellato all’ultimo momento dal Giro 2011, Urbani ribatte che in quel caso i pericoli furono ravvisati nella discesa, non in salita. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2023, 18:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA