TARVISIO - Partenza a razzo nella vendita dei pass per salire in cabinovia – sabato 27 maggio – sul monte Lussari ed assistere agli arrivi della cronoscalata della ventesima e penultima tappa del Giro d’Italia 2023. Nel primo giorno – cioè ieri - ne sono stati acquistati oltre 2700 e la disponibilità massima risulta di 3000. Facile prevedere che già questa mattina vadano venduti tutti. Un segnale chiaro di quanto sia diffusa la convinzione che la frazione contro il tempo di 18 chilometri destinata a partire da Tarvisio, si possa svolgere regolarmente, nonostante i rumors. Un’eventualità di cui Paolo Urbani non vuol nemmeno sentire parlare. Il referente del comitato di tappa vanta una collaborazione lunghissima con Enzo Cainero – in realtà nata sul parquet quando il manager gestiva la Fantoni Basket (altro sport di cui Urbani non nasconde la passione). Il rapporto è andato consolidandosi nel tempo e quando lui è diventato sindaco di Gemona del Friuli (carica mantenuta per nove anni) ha chiesto a Cainero un progetto per fare della sua bella località collinare “la città dello sport”. Come avvenuto. I due sono andati avanti in crescente sintonia e, tre anni fa, il manager udinese - che aveva già deciso di concludere la collaborazione col Giro d’Italia cercando di allestire la tappa del Lussari - ha indicato in Urbani il suo successore a presidente del Comitato locale.
«MAI AVUTO CRITICHE»
Riguardo ai timori di possibili cancellazioni Urbani rassicura: «Dalla Rcs la Gazzetta dello Sport non abbiamo mai avuto avvertimenti o critiche. Con giuria e rappresentanti squadra c’è stato un suo recentissimo incontro, dove nuovamente tutto è stato dichiarato ok». Urbani rigetta pure il paragone del Lussari con il Crostis, che nel Giro 2011 venne cancellato all’ultimo momento: «Allora c’era una situazione molto diversa – spiega - E poi quella tappa venne annullata per i pericoli individuati in discesa, non nella salita.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Maggio 2023, 07:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA