Roma, ecco il dissuasore per la sosta sui posti
dei disabili: “L'ho ideato per mio figlio Tommy”

Roma, ecco il dissuasore per la sosta sui posti dei disabili: “L'ho ideato per mio figlio Tommy”
Ricordate Gianluca Nicoletti, il giornalista e scrittore, ma soprattutto padre di un ragazzo autistico, che non prese benissimo l'annuncio di un casting per un film di Francesca Archibugi?



Questa volta lui e suo figlio Tommy tornano alla ribalta della cronaca per un'invenzione rivoluzionaria che potrebbe prendere piede a Roma.
 


Avere figli con disabilità è già di per sé molto complicato, e nella capitale d'Italia e della sosta selvaggia, anche di più. Gianluca lo sa bene, come racconta a La Repubblica: «Spesso torno a casa con mio figlio Tommy e trovo il nostro parcheggio, regolarmente assegnato, occupato da altre auto. Una sera incontrai un avvocato che sosteneva di poter parcheggiare liberamente dopo le 20. Queste sono persone che non rispettano le leggi, ma anche la disabilità e le necessità degli altri».



D'altronde, a Roma pensare che la sosta selvaggia venga punita appare una triste utopia. Per questo motivo, Gianluca ha ideato uno strumento semplice ma rivoluzionario in collaborazione con l'Automobile Club Italia, l'ACI di Roma, l'ACI Consult e Insettopia Onlus. E lo ha chiamato come suo figlio: Tommy. Si tratta di un dissuasore di dimensioni ridotte (trenta centimetri in larghezza e lunghezza) e dotato di un sensore che suona appena le auto arrivano ad occupare il posto riservato. Il sensore può essere attivato e disattivato dal legittimo proprietario, in modo da scoraggiare gli incivili a parcheggiare in sosta vietata.



«Avevo pensato all'inizio ad un dissuasore a scomparsa, anni fa, ma il Ministero dei Trasporti me lo aveva bocciato» - spiega l'uomo - «Ho invece avuto riscontro positivo da Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, dove vivo, e dal XIII. Per questo chiedo a Virginia Raggi di incontrare me e mio figlio, e di lanciare la sperimentazione di Tommy per tutti i posti riservati personalmente ai disabili. Se vuole davvero cambiare le cose, inizi col far rispettare i diritti di tutti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Settembre 2016, 13:31
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