Roma, venerdì di fuoco: in centro cortei contro
il Jobs Act e al Circo Massimo c'è il M5S

Roma, venerdì di fuoco: in centro cortei contro ​il Jobs Act e al Circo Massimo c'è il M5S

di Lorena Loiacono
L'autunno si fa bollente, con 4 manifestazioni per un venerdì da incubo. E non è solo un modo di dire: oggi, a Roma, sono previsti 30 gradi all'ombra. Aule vuote e studenti in piazza, le scuole romane oggi sfilano per il primo grande corteo autunnale.





In piazza anche i centri sociali e i grillini del Movimento 5 Stelle. L'atmosfera è già caldissima, infuocata da blitz e flash mob che hanno tenuto banco durante tutta la settimana. Prima i blitz di mercoledì al ministero del lavoro, al Gianicolo e al Pincio e poi, ieri mattina, direttamente a Palazzo Chigi contro il Jobs Act del governo: “Non me lo posso permettere” questo il commento degli studenti universitari dell'Udu, scritto a caratteri su uno striscione esposto davanti alla sede dell'esecutivo.

E oggi alla manifestazione aderiranno tutte le componenti studentesche: dagli universitari agli studenti medi e i docenti che aderiranno al doppio sciopero dei Cobas e della Flc Cgil.



Una partecipazione di massa, questo si aspettano gli organizzatori, con aule vuote senza professori in cattedra né ragazzi tra i banchi.

Il corteo si muoverà da piazza della Repubblica, in attesa dello spezzone che proverrà dalla Sapienza, per poi attraversare via Cavour, via dei Fori Imperiali e raggiungere piazza S.S. Apostoli dopo aver percorso piazza Venezia.

L'agenzia per la mobilità ha già reso note le deviazioni, circa una cinquantina, dovute anche al possibile blocco lungo viale Trastevere dove un sit-in permanente chiuderà il traffico.



Ma non è tutto: oggi è anche il giorno del M5S al Circo Massimo. Un evento atteso dal popolo dei grillini, che prevede una tre giorni a carattere nazionale, nell'area archeologica, tra stand e interventi dal palco. Mentre i centri sociali e i movimenti all'abitare sfileranno alla volta della Rai, in occasione dell'udienza per i due leader Di vetta e Fagiano, ai domiciliari da 5 mesi per gli scontri di piazza del 31 ottobre 2013. Sarà una giornata da dimenticare per coloro che dovranno nuoversi verso e fuori la Capitale, per studio oppure per lavoro. Una città, Roma, che continua a pagare un prezzo altissimo quando ospita le manifestazioni nazionali. E che andrebbee indennizzata».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Ottobre 2014, 11:59
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