Roma, bus a 15 km/h per avere vetture blindate:
la protesta degli autisti poco gradita dagli utenti
di Flavia Scicchitano
E per ottenere quanto richiesto, ovvero cabine blindate per ogni vettura, la lotta va avanti con ogni mezzo: per tutta la settimana i conducenti dell'azienda di trasporti capitolina, ma anche i macchinisti delle ferrovie regionali, viaggeranno a mo' di lumaca. Ieri erano già in 600: 200 iscritti di M410 e 400 di Usb.
«Abbiamo scelto questa forma di lotta perché il sindaco Marino continua a ignorare le nostre richieste - accusa l'autista pasionaria, Micaela Quintavalle -. Chiediamo quello che ci spetta, sicurezza, più personale viaggiante e più autobus, ma anche guardie giurate e la figura del bigliettaio. In particolare le cabine chiuse sulle vetture che coprono il centro storico. Le 300 vetture nuove sono già dotate di questi dispositivi, ma per le restanti 900 non possiamo aspettare altri due anni come da programma aziendale. Stiamo protestando per tutelare la nostra sicurezza e quella dei cittadini».
Come spiegato dagli organizzatori, infatti, sono 180 le aggressioni subite dai conducenti Atac nell'ultimo anno: due solo negli ultimi tre giorni, ad Acilia dove un autista è stato colpito con un pugno da un pregiudicato. E intanto sono stati già registrati i primi disagi: attese infernali alle fermate e fino a un'ora di ritardo nelle corse. Proteste furibonde dei passeggeri in strada e sui social network: in particolare su twitter bastava digitare l'hashtag #atac per trovarsi davanti la rivolta dei web-trasportati.
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Ottobre 2014, 12:33
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