Marco, bimbo morto in metro: oggi
l'ultimo saluto, sarà lutto cittadino

Marco, bimbo morto in metro: oggi ​l'ultimo saluto, sarà lutto cittadino

di Lorena Loiacono
Oggi è il giorno del dolore, il giorno in cui Roma si stringe in silenzio intorno a Marco e ai suoi genitori. In un abbraccio accorato per l'ultimo saluto al bimbo di soli 5 anni deceduto giovedì scorso nel tragico incidente presso la fermata della metro Furio Camillo.









I funerali del piccolo, di cui si occuperanno l'Ama e il Campidoglio, verranno celebrati in forma strettamente privata - come richiesto dalla famiglia, che ha invitato a partecipare solo il sindaco Marino - questa mattina alle 9.30 presso il Tempietto egizio del cimitero monumentale del Verano. Nello stesso momento, Roma si fermerà per il lutto cittadino indetto dal Campidoglio con un minuto di raccoglimento tutti gli uffici pubblici ma anche le organizzazioni sociali e produttive.



Il sindaco ha inoltre esteso l'invito anche alle istituzioni culturali e musicali, con un minuto di silenzio prima di ogni rappresentazione o evento. In tutti gli uffici capitolini e nelle società, aziende, istituzioni e fondazioni che fanno capo al Campidoglio saranno esposte le bandiere a mezz’asta mentre intorno all’ascensore, in cui ha perso la vita Marco, continuano ad arrivare fiori e biglietti lasciati lì ininterrottamente da quel tragico pomeriggio. Ma intanto vanno avanti anche le indagini per ricostruire quanto accaduto nella tromba dell'ascensore dal momento in cui si è bloccato l'elevatore fino alla morte del piccolo sotto gli occhi della mamma Francesca.

Nel registro degli indagati ci sono sia l'addetto Atac che ha tentato la manovra d'emergenza, Flavio Mezzanotte, sia i due vigilantes dell'Italpol che hanno assistito a quell'intervento classificato come “non codificato”.



L’esame autoptico effettuato sul copro del bambino è stato eseguito al Policlinico di Tor Vergata dall'equipe diretta dal Professore Giovanni Arcudi e conferma lesioni compatibili con la caduta. Mezzanotte è stato ricoverato sotto choc nel reparto di psichiatria del San Giovanni e verrà ascoltato quanto prima dagli inquirenti, non appena le sue condizioni fisiche e psicologiche glielo consentiranno.



E' dilaniato dal dolore per l’accauduto e contro di lui la mamma del bimbo ha assicurato di non voler sporgere denuncia: «Chi ha soccorso, l’ha fatto sicuramente in buona fede. Non ce l’ho con loro, saranno distrutti come lo sono io». Parole forti e coraggiose, in un silenzio tutta da rispettare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Luglio 2015, 08:29