Rifiuti ingombranti, la raccolta è un flop: ecco cosa succede se si contatta Ama
di Anita Sacconi
Pochi secondo con il ricevitore automatico per capire che il numero da contattare è lo 060606, La città che ti ascolta, il numero messo a disposizione dal Comune di Roma, raggiungibile 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, al costo di una chiamata alla rete urbana di Roma. Gli operatori rispondono in tempo reale alle domande e forniscono informazioni su tutti gli uffici e i servizi di Roma capitale, si legge sul sito del Comune. E ancora una volta è tutta teoria.
Un utente chiama di prima mattina, ha un divano in casa da smaltire. Per non lasciarlo in strada ricorda il servizio annunciato in pompa magna più e più volte negli ultimi mesi dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi. E allora compone il numero. Risponde un operatore: «Serve il codice utente. Poi le passeremo un secondo operatore con cui potrà mettersi d'accordo per stabilire data e orario e del ritiro».
La linea cade. Un altro tentativo al numero dedicato ai cittadini romani. Questa volta risponde un'altra segreteria: «Ci sono quindici utenti in attesa, potrà essere servito in una mezz'ora, non riagganci». Allora il terzo tentativo, il quarto e ancora il quinto. Tutti andati a vuoto per la lunga lista di cittadini in attesa, 20, 30, 40 minuti. Passano le ore. Magari la linea si è sbloccata. Finalmente dall'altro capo del telefono risponde una voce femminile. Ma questa volta oltre al danno c'è la beffa: «Per ogni informazione sul ritiro dei rifiuti ingombranti basta contattare il numero verde sul sito dell'Ama. Le sapranno spiegare ogni dettaglio».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2017, 10:42
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