Marchini vince le 'Salvinarie', il leader leghista:
"No a Bertolaso, lui o la Meloni come candidati"

Marchini vince le 'Salvinarie', il leader leghista: "No a Bertolaso, lui o la Meloni come candidati"

di Flavia Scicchitano
Nessun plebiscito alle primarie della Lega per Roma. La consultazione popolare organizzata lo scorso weekend ai gazebo del Carroccio spacca in parti uguali le preferenze dei votanti sui cinque nomi in lizza, senza sciogliere i nodi sul futuro candidato di centrodestra per la corsa al Campidoglio.

E per arrivare al voto con una proposta unica Matteo Salvini invoca le primarie di coalizione. Dai risultati del sondaggio è però Alfio Marchini (da segnalare il suo appello a Tronca per organizzare una serata evento per l’Oscar a Ennio Morricone, al Circo Massimo) il più votato, a quota 4534 voti. Poi Irene Pivetti, 3495 voti, Francesco Storace, 3069 voti. Mentre Guido Bertolaso, il candidato indicato da FI-Lega-FdI arriva quarto con 2203 voti. Tra gli outsider, invece, Giorgia Meloni prima, con 955 preferenze. Souad Sbai 508, altri 501, nulle 173 per un totale di schede scrutinate di 15438.

«Nessun trionfo, c’è un sostanziale pareggio - dice il leader della Lega - Hanno votato 15 mila persone che si sono divise su 4 o 5 nomi, così la sconfitta è certa e si fa un regalo a Renzi».
Per il leader del Carroccio l’unica strada è arrivare alle urne con un candidato unico da scegliere attraverso le primarie di coalizione: «Entro Pasqua se c’è la volontà un candidato vincente di centrodestra si trova». Da qui, l'appello agli alleati: «La gente ci chiede di andare uniti, chiedo a Berlusconi e Meloni di metterci intorno a un tavolo. Ragioniamo su una giornata di partecipazione popolare. Chiamiamole primarie, di serie A però, non uno scimmiottamento sfigato del Pd». E su Meloni, Salvini: «Si candidi lei». La replica: «C’è già Bertolaso».

Ma l'unità di intenti a questo punto è difficile da trovare. Il dietrofront di Salvini sulla candidatura di Bertolaso e la conseguente spaccatura con la leader FdI potrebbe minare la coalizione e scoraggiare un eventuale ripensamento di Meloni, richiamata in campo dai sondaggi. Ma restano da capire le intenzioni di Berlusconi, l'unico in grado di ricomporre la frattura tra i due alleati. Tra i quesiti delle schede anche le Olimpiadi. I romani anche qui sono divisi a metà: 56% contrari, 45% favorevoli. Possibile un vertice già nelle prossime ore con Berlusconi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2016, 09:03
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