Roma, piede mozzato nell'Aniene: il dna
appartiene a un pregiudicato di 40 anni

Il giallo del piede mozzato nell'Aniene il dna è di un pregiudicato di 40 anni: sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi

di Marco De Risi
Questione di ore. E’ ad una svolta il giallo del piede tatuato ritrovato martedì pomeriggio sull’Aniene all’altezza di via della Foce dell’Aniene.

Gli investigatori hanno un nome dell’uomo scomparso. Ma aspettano la prova regina prima di essere sicuri con estrema certezza: quella del Dna. Interrogatori, accertamenti, sopralluoghi hanno fatto convergere la polizia su uomo di 40 anni, romano, con diversi precedenti penali fra i quali anche per spaccio di sostanza stupefacente.



Ad indicare che il piede mozzato possa essere dello scomparso anche la mancanza di denunce. L’uomo, infatti, avrebbe vissuto da solo nella periferia romana. Gli agenti sono molto cauti ma tutti gli elementi convergerebbero sull’identità del pregiudicato. «Ss Lazio Irriducibili Curva Nord» e «E’ un bel giorno per morire»: questi i tatuaggi trovati sul piede e la caviglia mozzata.



Gli agenti sono molto cauti ma tutti gli elementi convergerebbero sull’identità del pregiudicato. Quindi, il mistero del piede mozzato è a un passo da una svolta che, però, molto probabilmente, sta ad indicare che si tratti di un efferato omicidio. Si avvalora l’ipotesi che l’individuo sia stato ucciso e poi smembrato in un posto, però, che non sarebbe quel tratto di Aniene, ridotto a discarica, dove un pescatore ha trovato il piede impigliato nei rovi. Scartata l’ipotesi del tatuatore fin dall’inizio. I tatuaggi sono grossolani tipici dell’ambiente carcerati. Una conferma in più che il piede apparteneva allo scomparso pregiudicato ad un passo dall’essere identificato.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Agosto 2015, 15:41