Parentopoli all'Atac, quattro condanne. Assolto l'ex assessore Visconti

Parentopoli all'Atac, quattro condanne. Assolto l'ex assessore Visconti

di Davide Manlio Ruffolo
Inserivano familiari e amici all'interno dell'azienda di trasporto Atac, nel cosiddetto scandalo Parentopoli, e vengono condannati per abuso d'ufficio. Ieri, infatti, il processo di primo grado si è concluso con con quattro condanne, tra cui quelle dei due amministratori delegati della municipalizzata. 

Tre anni e sette mesi di carcere per Adalberto Bertucci (ex amministratore delegato di Atac), due anni e tre mesi per Antonio Marzia (ex amministratore delegato di Met.ro S.p.a), tre anni e un mese per Luca Masciola (l'ex dirigente dei Servizi informatici) e, in ultimo, un anno e otto mesi per il dirigente Vincenzo Tosques.

Nello stesso procedimento i giudici dell'ottava sezione del tribunale penale hanno assolto l'ex assessore all'Ambiente del Campidoglio Marco Visconti e, contestualmente, hanno dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Tullio Tulli l'ex direttore generale di Trambus spa. I fatti contestati risalgono al biennio 2008 2009 quando sarebbero avvenute quasi cinquanta assunzioni irregolari. Così dagli atti dell'inchiesta è emerso che c'era chi, come A.P., era stato ingaggiato con contratto a tempo indeterminato in qualità di specialista tecnico amministrativo. 

Un compito delicato per il quale era stato previsto un compenso di 30mila euro lordi. Peccato che, scrivono gli investigatori, A.P. risultava palesemente priva delle adeguate competenze tecniche amministrative contrattualmente previste al fine dello svolgimento dei compiti di notevole contenuto professionale alla stessa demandati. Infatti dall'analisi del suo curriculum vitae risultava presente la sola maturità classica e nessuna esperienza specifica dato che, in passato, aveva lavorato come cameriera e come hostess in discoteca. 

Altra assunzione finita sotto la lente dei magistrati era stata quella di F.G., assunto come collaboratore d'ufficio per un compenso di 32mila euro lordi, nonostante nella sua scheda valutativa si poteva leggere persona giovane e inesperta da utilizzare in compiti di taglio elementare. Non amante dello studio. Persona giovane senza esperienza strutturata e con profilo di professionalità in fase di maturazione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Dicembre 2016, 09:18
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