Spese Marino, il ristoratore smentisce il sindaco:
"Macché cena di lavoro, era con la famiglia"
di Fabio Rossi
I giornalisti entrano nel ristorante, in una traversa di via Veneto, e chiedono al personale all'interno lumi su quella serata. Il ristoratore, ignaro della telecamera nascosta che lo stava riprendendo, risponde: «è venuto qui a mangiare coi familiari. Punto e basta». Poi, a nuova domanda, ribadisce: «Sì, lui stava con la famiglia». Ma aggiunge: «Però, lo ripeto, io smentisco tutto eh». Insomma, un nuovo capitolo della saga sulle spese di rappresentanza dell'inquilino del Campidoglio.
Le dichiarazioni del ristoratore vanno prese ovviamente con le pinze, visto che si tratta comunque di una cena avvenuta quasi due anni fa di cui è difficile ricordare con certezza le circostanze. Anche perché, sottolineano a Palazzo Senatorio, si tratta di un esercizio in cui il chirurgo dem va molto spesso, «una quindicina di volte l'anno». Ma il servizio del Tg4 alimenta la polemica politica sulle spese di rappresentanza di Marino, che impazzano fin dal suo rientro dall'ultimo viaggio negli Stati Uniti. Una polemica sulla quale il primo cittadino della Capitale taglia corto: «Erano tutte spese istituzionali, incontri e cene fatte per affrontare i problemi della città», ribadisce a ogni occasione. Ma sulla lista degli invitati a pranzi e cene di rappresentanza il suo staff è stato netto: «Il sindaco non è tenuto a dare ulteriori particolari, oltre a quelli pubblicati sul dito, a meno che non glieli chiedano la Procura o la Corte dei conti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2015, 12:34