Scontrini, ora Marino rischia il processo:
l'ex sindaco accusato di peculato

Scontrini, ora Marino rischia il processo: l'ex sindaco accusato di peculato

di Lorena Loiacono
Doppio avviso di chiusura indagine, atto che prelude la richiesta di rinvio a giudizio, per l’ex sindaco Ignazio Marino. Si concludono così le due inchieste, quella relativa al caso scontrini e quella relativa alla gestione della Onlus Imagine (presieduta da Marino), che fecero scalpore e travolsero l’ormai ex primo cittadino.

Nell’inchiesta sulle spese sospette, effettuate tra il 2013 e il 2014, con la carta di credito intestata al Comune di Roma, il pubblico ministero Roberto Felici ipotizza il reato di peculato e quello di falso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come riporta il capo d’imputazione, il peculato si configurerebbe in quanto Marino si sarebbe appropriato «ripetutamente della dotazione finanziaria dell’ente» attraverso la carta di credito intestata al Comune per effettuare «acquisti di servizi di ristorazione nel proprio interesse, in quello dei suoi congiunti e di altre persone non identificate».

Sono 56 gli scontrini, per un totale di 12.716 euro, il cui pagamento è stato saldato con la carta di credito del comune, finiti nel mirino degli investigatori perché consumati prevalentemente nei giorni festivi o prefestivi, sia nei ristoranti di Roma che di altre città in cui Marino si era recato. Il falso, invece, riguarderebbe le disposizioni impartite «al personale della segreteria affinché formasse le dichiarazioni giustificative delle spese sostenute» con cui «accreditare la presunta natura istituzionale dell'evento, ed apponendo in calce alle stesse la sua firma, così inducendo ripetutamente soggetti non individuati addetti alla suddetta segreteria a redigere atti pubblici attestanti fatti non veri e recanti la sua sottoscrizione apocrifa».

La seconda inchiesta, in ultimo, riguarda la gestione della Onlus Imagine, creata da Marino nel 2005 per la fornitura di aiuti sanitari in Sudamerica ed Africa. In questo procedimento, l'ex primo cittadino è indagato assieme ad altre tre persone per concorso in truffa, per 6 mila euro, ai danni dell'Inps. Secondo la Procura, Marino avrebbe predisposto la certificazione di compensi riferiti a prestazioni fornite da collaboratori fittizi.».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Febbraio 2016, 10:09
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