Mafia Capitale, già domani le prime sentenze
per gli imputati con rito abbreviato

Mafia Capitale, già domani le prime sentenze ​per gli imputati con rito abbreviato

di Davide Manlio Ruffolo
Ci saranno domani le prime sentenze, in uno stralcio su Mafia Capitale, celebrato con il rito abbreviato, per 4 imputati coinvolti nell'organizzazione criminale gestita dal boss Massimo Carminati. Si tratta di Emilio Gammuto, Emanuela Salvatori, Raffaele Bracci e Claudio Gaudenzi, per i quali sono state sollecitate dalla Procura, condanne che variano dai 5 anni ai 3 anni e 6 mesi di reclusione. A loro, a seconda delle posizioni, sono contestati reati che vanno dalla corruzione all'usura.





Si apre così una settimana delicata nel corso della quale arriveranno in Procura, le circa 850 pagine della relazione della commissione prefettizia chiamata a dare un parere sull'eventuale scioglimento per mafia del comune capitolino. La richiesta del Procuratore capo Giuseppe Pignatone, infatti, è stata ufficialmente inviata al prefetto Franco Gabrielli, la cui risposta è prevista nel giro di un paio di giorni. L'atto, classificato come segreto in base alla legge sullo scioglimento dei Comuni per Mafia, dovrà essere desecretato dal prefetto e, successivamente, inviato alla Procura che, ad oggi, ne ha una copia informale, non utilizzabile nel processo.



Nel corposo atto, secondo quanto trapela, ci sarebbero 101 nomi di amministratori e dirigenti pubblici che, per gli investigatori, hanno avuto rapporti con l'organizzazione criminale di Carminati mentre non conterrebbe né colpi di scena né nomi di persone sconosciute ai magistrati.

La commissione d'accesso, nominata dall'ex prefetto Giuseppe Pecoraro, è stata guidata dal prefetto Marilisa Magno e ricalcherebbe le indagini condotte dal Ros. Differentemente da quelle dei militari, però, l'analisi della commissione si è soffermata sull'attività della macchina amministrativa, ovvero la formulazione di atti e delibere, in relazione a quanto emerso dalle indagini, con particolare riferimento alle intercettazioni telefoniche ed ambientali.



Incrociando tali dati, infatti, è stato possibile evidenziare quali attività amministrative sarebbero state influenzate da contatti fra amministratori e persone legate a Mafia Capitale. Nette le conclusioni della relazione secondo cui era necessario lo scioglimento del consiglio comunale capitolino. Di diverso parere il Governo che, invece, ha preferito sciogliere il solo Municipio X di Ostia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Novembre 2015, 09:59
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