Mafia capitale, altri 6 arresti:
tre sono membri della Marina militare

Mafia capitale, altri 6 arresti: ​tre sono membri della Marina militare

di Davide Manlio Ruffolo
«Presto ci saranno nuove operazioni», aveva promesso il Procuratore Capo della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e così è stato. Proprio ieri, mentre i 2 'ndranghetisti Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero decidevano di avvalersi della facoltà di non rispondere nel loro interrogatorio di garanzia, finivano in manette altre 6 persone, 3 delle quali appartenenti alla Marina Militare, per una frode da 7 milioni di euro.





Ad effettuare l'operazione, denominata “Ghost ship”, sono stati gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. La vicenda ruota attorno ad alcuni personaggi già emersi all'interno delle indagini su Mafia Capitale fra cui Massimo Perazza, detto Massimo il romanista. Quest'ultimo, secondo gli inquirenti, aveva frequenti contatti con Roberto Lacopo, già finito agli arresti per aver fatto parte della banda di Massimo Carminati. Ad ulteriore testimonianza del collegamento fra i 6 arresti di ieri e quelli di Mafia Capitale anche il luogo degli incontri che, anche questa volta, è risultato essere l'ormai famigerato distributore di Corso Francia. Secondo i finanzieri i 6 uomini arrestati, accusati di far parte di un'associazione criminale specializzata nelle frodi nelle pubbliche forniture, facevano risultare “solo sulla carta” la consegna di milioni di litri di petrolio all'interno del deposito della Marina Militare di Augusta in Sicilia.



Il rifornimento veniva effettuato dalla nave cisterna “Victory I” e l'avvenuta consegna, in realtà mai avvenuta, veniva certificata da complici interni alla Marina. Ma gli agenti della Guardia di Finanza, dopo accurate verifiche, hanno scoperto che la nave cisterna “Victory I” risultava affondata a largo dell'Oceano Atlantico nel 2013 e, addirittura, alcuni membri dell'equipaggio risultano tutt'ora dispersi poiché i cadaveri non sono mai stati rinvenuti. Le fiamme gialle hanno ricostruito l'intera truffa. A fornire il carteggio del carburante ci pensava la ditta danese “O.W. Supply A/S” riconducibile a Lars P. Bohn a cui è stata recapitata un'ordinanza di custodia cautelare. Questa società si avvaleva della collaborazione della Global Chemical Broker di Massimo Perazza e della ABAC Petroli di Andrea D'Aloja e per entrambi i proprietari è stata disposta una misura cautelare in carcere. A loro volta si avvalevano della collaborazione del Capitano di Corvetta della Marina Militare Mario Leto (avente l'incarico di Capo Deposito della Direzione di Commissariato Militare Marittimo di Augusta), del Maresciallo della Marina Sebastiano Distefano (Capo Reparto Combustibili) e, in ultimo, del Maresciallo Salvatore Mazzone. Per tutti e 3 i militari è stata disposta la custodia cautelare in carcere perché accusati di essere coloro i quali preparavano la documentazione delle false forniture.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Dicembre 2014, 08:58