Charlie Hebdo, fiaccolata di solidarietà dei giornalisti davanti all'ambasciata francese a Roma
«Je suis Charlie», lo slogan di solidarietà che nelle ultime ore ha fatto il giro del mondo correndo su giornali e social network, campeggia ora sulle porte dell'ambasciata illuminato dai flash dei fotografi e dalla luce delle fiaccole che gli aderenti alla manifestazione espongono reggendo uno striscione con su scritto «Il futuro è Charlie».
Un coro di donne in piazza sotto lo striscione dell'associazione «Se non ora quando», canta la Marseillaise seguendo la voce di Edith Piaf su uno smartphone. È una delle istantanee di un'affollatissima piazza Farnese.
Una fiaccolata di solidarietà contro «il vile atto terroristico nei confronti dei colleghi francesi diCharlie Hebdo e dei poliziotti massacrati», ha affermato la Fnsi.
«Ancora una volta la scure dell'intolleranza si abbatte sull'informazione e miete vittime: l'Associazione Stampa Romana manifesta il proprio sdegno per il vile attentato messo a segno oggi da tre uomini contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, a Parigi. L'Asr esprime rabbia e cordoglio per i 12 martiri innocenti fra i quali due agenti, il direttore del settimanale, Stephan Charbonnier, detto Charb, e i tre più importanti vignettisti: Cabu, Tignous e Georges Wolinski. Si tratta di un attentato alla libertà, come ha dichiarato il presidente Hollande che va respinto con fermezza e razionalità. L'Asr invita i colleghi a listare a lutto i propri profili Facebook», si legge in una nota delll'Associazione stampa romana.
«L'informazione e il diritto di espressione sono e devono rimanere patrimonio di tutti e non possono essere annullati o schiacciati da alcuna forma di odio o violenza. L'Europa in questo senso non deve essere timida e deve ricordare che ha combattuto duramente per la libertà, con la convinzione che la difesa della libertà di pensiero e di espressione sono valori fondanti della democrazia», dichiarano in una nota la Cgil, la Cisl e la Uil di Roma e Lazio. «Per questo diciamo no a chi vuole mettere a tacere la libertà di parola. Perché ciò significherebbe calpestare le nostre radici, la nostra storia, la cultura e le lotte combattute per raggiungerla - aggiungono - Significherebbe privarci della nostra libertà individuale e collettiva. Come Cgil, Cisl e Uil siamo contro ogni forma di violenza, odio e discriminazione. Per questo aderiamo con convinzione alla fiaccolata di solidarietà per le vittime dell'attentato terroristico di Parigi e per la libertà di espressione, prevista per stasera a piazza Farnese».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Gennaio 2015, 19:44