Asili, accordo più vicino tra Campidoglio
e sindacati sul salario accessorio

Asili, accordo più vicino tra Campidoglio ​e sindacati sul salario accessorio

di Lorena Loiacono
Arriva un'apertura da parte del Campidoglio e la vertenza sul salario accessorio potrebbe avvicinarsi a una soluzione. Almeno per quel che riguarda i servizi educativi, infatti, l'accordo c'è. Il braccio di ferro, tra Comune e sindacati, va avanti da oltre un anno e le proteste, su vari settori, stanno bloccando la città.





A cominciare dai nidi e dalle scuole comunali dell'infanzia: è questo il primo problema, che dà maggior sofferenza, che il Campidoglio ha deciso di affrontare. Poi arriveranno gli incontri anche con vigili urbani e impiegati.



La trattativa fiume, tra i sindacati e l'assessore alla scuola Paolo Masini e il vicesindaco Luigi Nieri per il personale, ieri è andata avanti fino a notte fonda: nel documento presentato dal Campidoglio ai lavoratori, l'assessore Masini ha aperto sulla questione del monte orario e delle supplenze. L'orario settimanale sarà di 30 ore sia per le educatrici che per le insegnanti che, prima dell'atto unilaterale ne avevano 27, mentre le ore pomeridiane o del fine settimana saranno 100 in tutto contro le 150 previste dall'atto unilaterale per le educatrici e le 180 per le insegnanti. Importante schiarita anche sulla chiamata delle supplenti: sarà sostituita la prima malattia nell'orario mattutino così come tutte le altre assenze.



E vengono confermate dall'accordo anche le 6 giornate di ferie, che erano state azzerate dal nuovo contratto. «Abbiamo chiesto – spiega Massimo Reggio, Usb – la centralità dei servizi pubblici per l'infanzia: le prossime strutture da aprire devono coinvolgere il personale precario, seppur a tempo determinato, senza rivolgersi ai privati. A questo si aggiunge la richiesta di stabilizzazione di tutto il personale precario. Mentre sul fronte organizzativo dell'orario delle educatrici chiediamo che il modello sia a discrezione delle singole strutture e non centralizzato».



Il dibattito sugli asili è aperto ma intanto si procede con le iscrizioni per il prossimo anno: «C'è ancora una settimana di tempo – spiega Masini - per presentare domanda di iscrizione ai nidi. Ricordiamo che è possibile presentare la domanda di iscrizione anche se non si ha ancora l'indicatore Isee, inserendo il numero di protocollo della richiesta effettuata presso il Caf/Inps».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 08:33
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