Alemanno, via le accuse di mafia: "Ora chiedete scusa". Assolto anche Zingaretti

Alemanno, via le accuse di mafia: "Ora chiedete scusa". Assolto anche Zingaretti

di Lorena Loiacono
Mafia Capitale, dopo tanto rumore, è stata di fatto archiviata. «Sciacalli, chiedete scusa». Così la destra romana insorge contro chi, bipartisan, negli ultimi due anni ha usato l'inchiesta giudiziaria per scopi politici. Ieri sono infatti cadute le accuse per 113 nomi illustri, e non solo, finiti nella bufera della maxi inchiesta sul Campidoglio. 

Un'operazione salita alla ribalta della cronaca oltre due anni fa, coinvolgendo politici e imprenditori dell'area romana e che oggi vede l'archiviazione per mancanza di «elementi idonei a sostenere l'accusa da parte del giudice per le indagini preliminari per i nomi più noti, primi fra tutti l'ex Sindaco Gianni Alemanno, per il quale è caduta l'accusa di associazione mafiosa ma resta quella di corruzione e finanziamento illecito, e l'attuale Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per il quale le accuse, tutte cadute, erano di corruzione e turbativa d'asta.

E oggi in tanti rivendicano la loro estraneità ai fatti: «Finalmente dopo 26 mesi di attesa ha commentato Alemanno - è caduta l'accusa per il reato assurdo e infamante di associazione a delinquere di stampo mafioso. Mi sembra giusto sottolineare che oltre al sottoscritto, l'accusa mafiosa cade anche per i miei principali collaboratori. Ora attendo le scuse di chi ha strumentalizzato queste indagini arrecando un danno a me, alla mia famiglia e all'immagine di Roma».

Dello stesso avviso il senatore di Forza Italia, Francesco Giro: «Da oggi la dovremo chiamare mafietta capitale? Chi risarcirà Roma e i romani del danno di immagine in tutto il mondo? Occorrevano due anni per liberare da un incubo centinaia di indagati». Soddisfatto anche Francesco Storace, leader de La Destra: «Gli sciacalli che hanno linciato Alemanno trovino la maniera di scusarsi nei prossimi cinque minuti ha dichiarato infatti il vice presidente del Consiglio regionale del Lazio - a Gianni l'abbraccio per non aver rinunciato alla dignità e al senso di giustizia».
Prosciolti anche l'ex braccio destro di Zingaretti, Maurizio Venafro e l'ex amministratore delegato di Eur spa Riccardo Mancini.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2017, 10:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA