Renzi contestato a Parma, tafferugli
tra la polizia e i centri sociali

Renzi contestato a Parma, tafferugli ​tra la polizia e i centri sociali

di Alessandra Severini
ROMA - Avanti tutta con jobs act, legge di stabilità e riforme costituzionali. Matteo Renzi, come d’abitudine, ripete che non è sua intenzione tornare indietro sulle riforme: «Noi abbiamo promesso che cambieremo e, piazza o non piazza, le cose le cambiamo». Poco gli importa che la sua visita in Emilia, per tirare la volata al candidato Pd alle elezioni regionali di domenica, venga accompagnata da proteste e contestazioni. Così come poco si lascia impressionare dai sindacati, pronti a mostrare i muscoli con lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre.





È a loro che rivolge l’ennesimo, duro, attacco: «Anziché passare il tempo ad inventare ragioni per fare scioperi, mi preoccupo di creare posti di lavoro». Un attacco che non va giù alla Cgil, che difende le ragioni della decisione dei due sindacati: «Il premier è irrispettoso per il lavoro e per il sacrificio dei lavoratori - risponde il numero uno Susanna Camusso - Dialoga solo con chi gli dà ragione». Al contrattacco anche la Uil: «Non c'è niente da inventare, è chiara la situazione del Paese. Magari inventassimo cose che servono per il nostro benessere». Al premier piacciono le sfide e infatti è pronto a raccogliere anche quella ambiziosa sulla possibile candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2024.



Il governo «lavora di sponda con il Coni» e il 15 dicembre «verrà annunciato un sogno per i prossimi anni» perché «non c'è nessun sogno troppo grande per l'Italia». Dure critiche arrivano però dal leader della Lega Salvini che chiede al premier di dare priorità al lavoro: «Abbiamo 13 miliardi di euro non risarciti ai terremotati dell’Emilia Romagna. Abbiamo una disoccupazione record, ogni giorno chiudono 120 aziende, e il presidente del consiglio pensa a fare le Olimpiadi in Italia». Anche Berlusconi si mostra insolitamente severo con il governo Renzi, attaccandolo in tv con una raffica di interviste. Il Cavaliere è convinto che l’esecutivo avrà vita breve, perchè si regge «su una maggioranza artificiale» e boccia il jobs act: «Non porterà un posto di lavoro in più».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Novembre 2014, 08:01
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